Fondazione Rita Levi-Montalcini: una onlus per il diritto allo studio di bambine e donne africane
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di Giulia Menicucci di Ploomia
Il diritto all’istruzione è uno dei diritti fondamentali sanciti da diversi documenti nazionali e internazionali e dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che infatti afferma: “Ogni individuo ha diritto all’istruzione gratuita e obbligatoria almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali; l’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali; essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace”.
Avere accesso all’istruzione non significa soltanto avere la possibilità di imparare a leggere e a scrivere, ma acquisire tutti quegli strumenti e quelle capacità che permettono di acquisire competenze professionali e formative. Non è infatti un caso che i Paesi dove il tasso di analfabetismo è molto alto le condizioni sociali ed economiche in cui verte la popolazione sono spesso critiche. Nessun Paese nella storia è infatti mai uscito da condizioni di arretratezza sociale ed economica senza passare per la scolarizzazione delle proprie popolazioni.
Nel continente africano il problema dell’analfabetismo è fortemente presente: in questo continente infatti il 70% della popolazione è analfabeta, ed in alcuni Paesi la percentuale si alza drammaticamente sfiorando i picchi del 90%. La situazione è ancora più preoccupante se prendiamo in considerazione il problema da una prospettiva femminile: per le bambine infatti l’accesso alla scolarizzazione è ancora più difficile, spesso a causa di pregiudizi culturali e di genere, e anche qualora queste riescano ad accedere agli studi, spesso sono obbligate ad abbandonarli prematuramente.
Per questo motivo la Fondazione Rita Levi-Montalcini onlus dal 2001 opera attraverso 152 progetti umanitari in 35 nazioni per sostenere e fornire istruzione e formazione alle donne africane. In questo modo la fondazione si prefigge di dare a bambine, ragazze e donne africane gli strumenti e le capacità per affermarsi a livello sociale ed economico in modo da poter contribuire in maniera attiva allo sviluppo delle sociale e culturale dei propri paesi. In Etiopia ad esempio, ad Awassa, è stato lanciato un progetto di alfabetizzazione per 150 donne. I corsi sono inseriti in un programma di promozione della salute e di formazione professionale: dopo i corsi di alfabetizzazione e approfondimento linguistico le donne potranno accedere infatti a un percorso formativo professionale a partire dalle proprie capacità e competenza come corsi di sartoria, per la trasformazione di prodotti agricoli, di panetteria, di preparazione degli alimenti, di allevamento, ed inoltre corsi sull’imprenditorialità e d’informatica.
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