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Da Ufficio stampa

Il 2016 è stato, come noto, un anno intensamente ariostesco: l’anno del centenario della prima edizione del Furioso (e del commento curato da Tina Matarrese e Marco Praloran per Einaudi), l’anno della grande mostra ferrarese e dei tanti convegni.

Ma l’incantato mondo dei cavalieri riserva ancora sorprese, incanti e malìe; e numerosi spunti di studio e di riflessione.

Il convegno organizzato dall’Istituto di Studi Rinascimentali per il 5 e 6 ottobre, «Fo glorïosa Bertagna la grande». La diffusione nell’Italia settentrionale della “materia di Francia”, si concentra su alcuni temi forti: innanzitutto il rapporto fra testi e codici francesi, franco-italiani e italiani, in un dinamismo che non è solo linguistico, ma in senso lato culturale, e che consente il progressivo adattamento delle antiche vicende a forme e strutture che non sono più feudali. A seguire la tappa “ferrarese” del poema cavalleresco, declinato attraverso i suoi grandi protagonisti, da Boiardo sino ad Ariosto e anche oltre, in vari «libri di battaglia», autentici romanzi di avventura per il grande pubblico, che esercitavano sui lettori del nostro Rinascimento un profondissimo fascino.

Letteratura alta e letteratura bassa, ma anche narrazione orale e narrazione scritta, si intrecciano, infatti, in questi testi attraverso dinamiche che gli studiosi raccolti in questo convegno saranno senza dubbio in grado di mettere in luce.

Ingresso libero

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COMUNE DI FERRARA



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