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Fiume in classe: la Boiardo e il Roiti insieme sulla Darsena

Articolo pubblicato il 20 Novembre 2016, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 3 minuti


Da: Basso Profilo

Fiume in classe: la Boiardo e il Roiti insieme sulla Darsena a progettare il manifesto partecipato per la sua gestione

Stamattina gli studenti hanno messo nero su bianco i propri desideri per ‘Un’altra darsena è possibile’, evento finale di Smart Dock che si terrà il 26 novembre al Wunderkammer

All’entrata di Wunderkammer vorrebbero ci fosse una buchetta delle lettere, in modo che tutti possano infilarci opinioni sulla Darsena cittadina, per rendere le persone più partecipi. D’altra parte vorrebbero un’acqua più pulita, un luogo dove la natura selvatica possa esprimersi. E poi animali, gioco, sport, divertimento. Non ultimo, un parco. Sono i desideri espressi stamattina, 18 novembre, a Palazzo Savonuzzi, dai giovanissimi studenti della classe III E della scuola Boiardo (con referenti Lina Marchetti e Erminia Sannini) dell’istituto comprensivo statale Alda Costa con referente la docente Paola Chiorboli e del liceo scientifico Antonio Roiti (classe III U con Mario Sileo). All’interno del progetto di riqualificazione urbana Smart Dock, sono stati infatti chiamati a indagare il futuro della darsena, attraverso ‘Fiume in classe’. Si tratta di un percorso storico di conoscenza del corso d’acqua Volano nel tratto cittadino, utile per ipotizzare anche le funzionalità future della Darsena.
Fiume in classe è strutturato in diversi appuntamenti, volti a capire cosa i ragazzi sapessero del fiume e della darsena, cosa piace e non piace loro di questo luogo, oltre che a conoscere l’evoluzione cittadina partendo dal fiume e i mestieri ‘nuovi’ che si stanno affermando, legati alla riqualificazione urbana. Dopo aver scoperto l’area geografica del fiume, studiando le cartine antiche fino a quelle che ora tracciano le vie e i quartieri della città di Ferrara, e dopo aver incontrato la testimonianza di Manfredi Patitucci, garden designer che ha raccontato il suo percorso di studi e il suo lavoro di progettazione degli spazi urbani verdi, oggi gli studenti sono andati alla Darsena di San Paolo, per ipotizzare paesaggi futuri per questo luogo, ancora da molti abitanti poco conosciuto e frequentato. “Eppure molti nostri amici vengono a fare canoa e lezione di musica in questo luogo – spiegavano gli studenti all’inizio di Fiume in classe, avviato qualche mese fa –, ma noi non lo frequentiamo perché lo conosciamo poco, l’acqua è sporca e l’idea che ne abbiamo è di un posto poco vivibile”.
Entrando in contatto con la parte fluviale del quartiere Giardino, però, oggi sono emerse nuove suggestioni e ricche ipotesi, che gli studenti hanno appuntato con disegni e frasi. Verranno portate sul tavolo di lavoro del 26 novembre a Palazzo Savonuzzi (sede del Consorzio Wunderkammer, via Darsena 57), giornata in cui i cittadini sono invitati a realizzare insieme il manifesto di ‘Darsena bene comune’, il regolamento ‘dal basso’ del fiume cittadino che, grazie al patto di collaborazione siglato con il Comune di Ferrara e la collaborazione dell’Urban Center, diventerà parte integrante del nuovo regolamento dei beni comuni della città (per partecipare bisogna iscriversi entro il 22 novembre, inviando una mail a: darsenabenecomune@gmail.com).

Si tratta di pratiche di autoregolamentazione che già stanno avvenendo in città più grandi, come Torino e Bologna, e che a Ferrara hanno coinvolto anche i più giovani. Una piccola ma importante parte di cittadinanza che ora darà un punto di vista inusuale e spesso inascoltato: quello delle nuove generazioni, chiamate ora a costruire insieme a tanti altri cittadini la Ferrara sul fiume del loro domani.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani