Filastrocca per un’altra Europa
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da: Mauro Presini
Filastrocca impertinente
per colei che non si pente.
Tiritera sempliciotta
per colui che non abbocca.
Canzoncina sdolcinata
che in TV non c’è mai stata.
Qualche rima di speranza
per chi guarda in lontananza.
Ambarabà ciccì coccò
questa Europa a chi la do?
Non ai democratici piddì,
cambian soci notte e dì.
No davvero ai cinque stelle,
non li sento nella pelle.
Né a chi vuole larghe intese
perché avrei altre pretese.
Nè ai soggetti della lega,
chi è razzista non mi frega.
Neanche a quelli della destra,
non mi piace quell’orchestra.
Ambarabà ciccì coccò
ma l’Europa a chi la do?
Io la do a chi è capace
di non essere un rapace.
A chi avrà capacità
di dir no all’austerità.
A chi si alza dalle panche
per lottar contro le banche.
A chi continua a tener duro
immaginando un gran futuro.
A chi propone alternative
giuste, oneste e suggestive.
Ambarabà ciccì coccò
ora so a chi la do.
Di sinistra è la mia lista
non per questo è utopista.
Mette al centro le persone
e di idee ne ha un vagone.
Sogna riforme radicali,
in un orizzonte di ideali.
Per un’Europa dei cittadini,
per sentirsi tutti più vicini,
l’Altra Europa è vero cambiamento,
e non ho più un solo tentennamento.

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani