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Filastrocca dell’omino del semaforo
(Essere diversi non è sbagliato)

Tempo di lettura: 2 minuti

Filastrocca dell’omino del semaforo

Chi sei tu, omino del semaforo,
chi sei? Di nome fai Cristoforo?
È da un po’ che ti ho notato
perché sei molto sbilanciato.
Rispetto agli altri sei strano
come se fossi un melograno.
In città, in un posto affollato,
tu resti rosso e stai inclinato.
Anche gli altri omini sono rossi
stanno dritti, saranno promossi.
Tu invece sei strano e diverso,
forse fra i pochi nell’universo.
Solo per quel tuo stare piegato
non vai bene e sarai bocciato.
Non so se sei rosso di vergogna
o se ti hanno messo alla gogna
ma spero nessuno si organizzi:
ti sviti, ti smonti e ti raddrizzi.
Io ti trovo stranamente bello
perché hai l’aria da monello.
Spero che ti vengano a vedere,
e incuriositi scelgano di tacere
poi tutti quanti comincino a dire:
“Qui non c’è niente da capire.
Essere diversi non è sbagliato
ciascuno com’è va accettato
”.

 

 

 

 

 

 

 

 

P.S.
Da un po’ di tempo avevo notato l’omino storto del semaforo rosso che c’è al passaggio pedonale di viale Cavour all’angolo con via Aldighieri, a Ferrara. Mi è sembrata una cosa interessante su cui scrivere e così ieri è nata questa filastrocca.

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Mauro Presini

È maestro elementare; dalla metà degli anni settanta si occupa di integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Dal 1992 coordina il giornalino dei bambini “La Gazzetta del Cocomero“. È impegnato nella difesa della scuola pubblica. Dal 2016 cura “Astrolabio”, il giornale del carcere di Ferrara.


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)