Filastrocca dell’omino del semaforo
(Essere diversi non è sbagliato)
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Filastrocca dell’omino del semaforo
Chi sei tu, omino del semaforo,
chi sei? Di nome fai Cristoforo?
È da un po’ che ti ho notato
perché sei molto sbilanciato.
Rispetto agli altri sei strano
come se fossi un melograno.
In città, in un posto affollato,
tu resti rosso e stai inclinato.
Anche gli altri omini sono rossi
stanno dritti, saranno promossi.
Tu invece sei strano e diverso,
forse fra i pochi nell’universo.
Solo per quel tuo stare piegato
non vai bene e sarai bocciato.
Non so se sei rosso di vergogna
o se ti hanno messo alla gogna
ma spero nessuno si organizzi:
ti sviti, ti smonti e ti raddrizzi.
Io ti trovo stranamente bello
perché hai l’aria da monello.
Spero che ti vengano a vedere,
e incuriositi scelgano di tacere
poi tutti quanti comincino a dire:
“Qui non c’è niente da capire.
Essere diversi non è sbagliato
ciascuno com’è va accettato”.
P.S.
Da un po’ di tempo avevo notato l’omino storto del semaforo rosso che c’è al passaggio pedonale di viale Cavour all’angolo con via Aldighieri, a Ferrara. Mi è sembrata una cosa interessante su cui scrivere e così ieri è nata questa filastrocca.
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Mauro Presini
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