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Fibromialgia: la Regione prevedrà esenzioni per i pazienti, Reggio Emilia e Ferrara centri di riferimento regionali

Articolo pubblicato il 10 Dicembre 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: Ufficio stampa Gruppo Partito Democratico Emilia Romagna

“L’Assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi, che davvero ci tengo a ringraziare per l’attenzione che ha rivolto al tema insieme al suo staff, questa mattina ha confermato all’Assemblea legislativa che la Regione Emilia-Romagna si attiverà nel primo semestre del 2016 per fare una rilevazione sul numero delle persone colpite da fibromialgia, per poi prevedere alcune esenzioni per i pazienti che soffrono della sindrome sul modello di quanto fatto nella Provincia autonoma di Bolzano”.
A riportare la notizia è il Consigliere regionale PD Paolo Calvano, autore di un’interrogazione a risposta immediata rivolta alla Giunta Regionale e sottoscritta da molti colleghi PD dedicata alla sindrome fibromialgica, una patologia che comporta un quadro di sintomi, che vanno dal dolore muscolare cronico e diffuso all’astenia, che spesso diventano invalidanti.
“Chi soffre di fibromialgia sa bene che prima della diagnosi si è costretti ad una via crucis fatta di analisi e prestazioni volte ad escludere altre patologie. Perciò con il question time avevo chiesto alla Regione anche di prevedere una formazione specifica per i medici di medicina generale affinché possano riconoscere più in fretta i segni della malattia. – ricorda Paolo Calvano, che prosegue – L’Assessore Venturi non solo ha condiviso questa sollecitazione, ma ha annunciato che le reumatologie delle Aziende Ospedaliere di Ferrara e Reggio Emilia diventeranno centri di riferimento regionali per la diagnosi e la cura della fibromialgia”.
“Da quando ho depositato l’interrogazione, appena due settimane fa, ho potuto raccogliere numerose e inaspettate testimonianze di chi è affetto da fibromialgia, oppure ha parenti o conoscenti che oltre al dolore, spesso, denunciano la difficoltà nel giustificare assenze ripetute dal lavoro per sottoporsi a cure ed esami. Sono sicuro – conclude il Consigliere Calvano – che la nostra Regione, che contribuirà attraverso la Commissione Salute nazionale e la Conferenza delle Regioni a definire delle indicazioni omogenee a livello nazionale per il riconoscimento della sindrome, stia facendo davvero una parte importante per tutelare i pazienti”.

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PAESE REALE
di Piermaria Romani