Fibromialgia, Calvano ne chiede il riconoscimento
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da: ufficio stampa Partito Democratico Emilia Romagna
Interrogazione in Regione: “Una malattia complessa, debilitante e invalidante, serve sostegno a chi ne è affetto”
La fibromialgia o sindrome fibromialgica è una malattia complessa, debilitante e invalidante, caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso ed astenia, associato a rigidità che rendono difficoltosi movimenti ordinari, e ad una vasta gamma di disturbi funzionali. È una malattia orfana, per la quale non esistono farmaci specifici; in genere viene diagnosticata solo dopo aver escluso altre patologie in seguito ad una lunga serie di analisi di laboratorio e accertamenti strumentali.
Ne sono affetti quasi 2 milioni di italiani, ma il Sistema Sanitario Nazionale non riconosce questa patologia. Per questo motivo non esistono specifici e condivisi protocolli diagnostici così i pazienti sono costretti ad un “nomadismo” faticoso, che in più grava sui costi del sistema sanitario con duplicazione di esami, ricorso a numerose visite generiche e specialistiche, a farmaci, e periodi di assenza lavorativa.
“Chi soffre di fibromialgia – denuncia il consigliere regionale Paolo Calvano, che ha depositato un’interrogazione a risposta immediata corredata dalle firme di tanti colleghi del PD – ha difficoltà a vivere una vita piena e indipendente, in quanto la sensibilità al dolore, il senso di debolezza e la fragilità portano all’isolamento nella vita lavorativa, di gruppo e affettiva, causando una vera e propria invalidità sociale, addirittura, in molti casi, alla perdita del lavoro, per rinuncia”.
“L’auspicio è che si proceda a riconoscere a livello nazionale la fibromialgia e che si preveda l’esenzione del ticket per le visite successive al riconoscimento e di parte dei farmaci necessari alle cure. Sarebbe opportuno anche concedere ai lavoratori affetti da questa patologia i permessi di astensione dal lavoro per la cura sintomi”.
“Chiedo alla Giunta di mettere in rete tutte le realtà che si occupano della malattia individuando un centro di riferimento regionale e di prevedere esenzioni per le prestazioni sanitarie fruibili dai pazienti – annuncia Calvano – il sostegno ai malati passa anche dal loro censimento a livello regionale e dall’aggiornamento dei medici di base, affinché la diagnosi della patologia sia più tempestiva di quanto non sia ora”.

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani