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Festival Internazionale del Giornalismo: oggi Vincenzo Vittorini parlerà delle vittime del terremoto dell’Aquila dalla sedia vuota dell’opera “Anything to say?”

Articolo pubblicato il 6 Aprile 2016, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: < 1 minuto


da: Federica Cesarini – press office IJF

“Il 6 Aprile 2016, a sette anni dalla Strage dell’Aquila, porteremo al di fuori dell’Abruzzo, grazie all’invito di Davide Dormino, la battaglia per la ricerca della Verità sull’ennesima Strage di Stato che il Sistema di potere italiano sta tentando di oscurare. Per spiegare, per comprendere, per non permettere di insabbiare, contro l’oblio delle coscienze”. Ne dà notizia lo stesso Vincenzo Vittorini invitato dall’artista Davide Dormino, a Perugia, in Piazza IV novembre, durante il Festival internazionale del giornalismo.
In questa occasione Vincenzo Vittorini salirà sulla sedia vuota dell’opera “Anything to say?” dell’artista Dormino. È una scultura itinerante, che sta facendo riflettere il mondo, e che ritrae a grandezza naturale le figure di Julian Assange, Edward Snowden e Chelsea Manning in piedi su tre sedie, uomini che per scelta, e nel segno della libertà, hanno sfidato il potere. Di fianco un’altra sedia, vuota, sembra chiederti ‘”Anything to say?”: hai niente da dire?
E così Davide Dormino ha invitato Vincenzo Vittorini a salire su quella sedia, proprio il 6 aprile, giorno della ricorrenza del sisma, “per chiedere verità e giustizia a nome dei 309 aquilani per i quali nessuna sentenza di tribunale ha ancora riscritto la verità storica: quella di un gruppo di scienziati che non ottemperarono al proprio dovere, e di uno Stato che non protesse i suoi cittadini”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani