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Fest: il Festival itinerante delle scuole di teatro

Articolo pubblicato il 4 Maggio 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: organizzatori

Ecco le scuole che parteciperanno alla II edizione del concorso:

Manca sempre meno alla prima data della seconda edizione di “Fest – Festival delle Scuole di Teatro”, ideato e diretto da Massimo Malucelli. Gli appuntamenti si svolgeranno a Porotto, Tresigallo, Comacchio e Ferrara. Quattro diversi territori per altrettante suggestive location.
A Porotto ci si esibirà al teatro “Verdi”, nella “Città del Novecento” gli spettacoli verranno eseguiti nell’arena della Casa della Cultura, a Comacchio ci si recherà ai Trepponti, al Ponte degli Sbirri e per concludere, la serata finale si svolgerà nella città Estense, nientemeno che al Teatro Comunale Abbado. Le date per le fasi eliminatorie e per la semifinale rispettivamente sono: 27, 28 maggio e 2 giugno.
Chi supererà tutte le fasi avrà accesso alla finalissima fissata per il 10 giugno. Le scuole che parteciperanno al festival provengono sia da Ferrara sia da province vicine come Bologna e Reggio Emilia. Ecco di seguito le scuole e i titoli degli spettacoli che saranno ufficialmente in gara.
“Improgramelot” con “Mefisto, i dannati dell’improvvisazione”; “Officina Creativa” con “Il provino”; “Officina Guidetti” con “La XII notte” e “Sarto per signora”; “Centro Preformazione Teatrale” con “La fiera dei sogni”; “Fonè Scuola di Teatro” con “Pinocchio, frammenti di infanzia”.
La giuria sarà costituta direttamente dal pubblico e il festival, oltreché un momento di spettacolo e aggregazione sociale, vuole essere anche un’occasione di incontro per le varie scuole di teatro del territorio.
Portato avanti fedelmente da Malucelli, Fest, è supportato dall’Arci, dal prestigioso Giffoni Film Festival e patrocinato dai comuni di Ferrara, Comacchio e Tresigallo.
“Ci aspettano serate magiche, divertenti e suggestive allo stesso tempo – afferma l’ideatore – Sono sicuro che sarà un’ottima occasione per riportare la gente nei teatri, nelle piazze, a contatto con la commedia e con la comicità perché, diciamocelo, tutti abbiamo bisogno di ridere un po’ di più”.

(In alto: una foto della scorsa edizione)

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani