Fertilità è in generale la capacità di riproduzione degli organismi viventi. L’osteopatia può rappresentare un valido aiuto nel caso di difficoltà di concepimento, intervenendo specificamente su condizioni meccaniche che possono impedire l’innesto dell’ovulo o il trasporto dell’ovulo nella camera gestazionale (cause frequenti di infertilità).
Alterazioni vertebrali e tensioni possono compromettere la fluidità del sistema vascolare e nervoso del bacino e, di conseguenza, la funzionalità degli organi genitali. Traumi diretti sulle strutture connesse come sacro, coccige, colpi di frusta possono compromette la meccanica che va trattata e ripristinata. Ciò può essere frequentemente determinato dalla presenza di cicatrici locali uterine o degli organi circostanti, aderenze chirurgiche, esiti di infiammazioni locali, tensioni del pavimento pelvico (fasciali) e tensioni strutturali del bacino (ossa iliache, sacro e coccige). Un trauma al coccige, osso fondamentale per l’equilibrio strutturale e funzionale del bacino, per esempio, viene poco preso in considerazione nell’anamnesi del paziente. Oppure le conseguenze di interventi all’addome, di infiammazioni dell’endometrio, di infezioni da germi come la Clamydia, che possono creare aderenze e ispessimenti dei tessuti. Se le irregolarità si trovano vicino alle tube, il passaggio dell’ovulo può risultare più faticoso. Dal punto di vista anatomico anche disfunzioni degli organi viscerali adiacenti possono influire negativamente come il colon irritabile, cistiti, infezioni alle vie urinarie. Gli organi viscerali, quindi anche utero, tube e ovaie, hanno una motilità (intrinseca propria dell’organo) e una mobilità (dell’organo rispetto alla mobilità del diaframma). Dal punto di vista osteopatico c’è poi un’influenza del movimento cranio sacrale e del movimento della fascia.
Un caso frequente è quello dello spostamento del coccige, cioè l’ultima parte della colonna vertebrale, articolata con l’osso sacro. Il coccige è un osso fondamentale per l’equilibrio del bacino, e spesso traumi, cadute o posture errate possono essere sufficienti per portarlo fuori asse. Questo può influire sull’assetto della colonna, importante per la fertilità. Con l’osteopatia la posizione si può facilmente correggere, migliorando così la fisiologia del bacino. L’osteopatia in questo caso può aiutare con manovre viscerali delicatissime, che “massaggiano” i tessuti, sciolgono le aderenze e migliorano il flusso sanguigno e linfatico spesso congestionato dalla presenza dei “nodi” fibrosi. I risultati sono buoni: nel giro di qualche seduta può succedere che le tube si aprano e che l’ovulazione riprenda con regolarità.
L’osteopatia arriva ad agire anche sull’utero stesso: se è retroverso ne può favorire la rotazione e il ritorno nella corretta posizione, rendendo così più probabile la gravidanza. Questo è possibile perché i nostri organi non sono fissi, ma hanno una propria mobilità sui propri assi, che può essere migliorata con le dolci manipolazioni dell’osteopatia. Così si forma un “terreno” più vitale e accogliente che facilita la gravidanza.
L’osteopata opera per il recupero della mobilità della struttura, per diminuire le tensioni fasciali, cicatriziali e viscerali, e per ridare armonia all’intero sistema; le mani e la percezione palpatoria lo guida nella ricerca verso la disfunzione e la sua liberazione da blocchi e rigidità che compromettono l’efficacia del sistema vascolare e nervoso del bacino, che di conseguenza compromettono il corretto funzionamento degli organi genitali, non irrorati e innervati efficacemente. Gli organi interni possiedono una loro mobilità attorno a propri assi, spesso questa viene compromessa in seguito ad interventi chirurgici, adattamenti posturali, esiti cicatriziali, traumi. Insieme alla mobilità viene persa anche la loro funzionalità e la nuova situazione disfunzionale viene registrata dal sistema nervoso autonomo che ne regola la funzionalità. Nel trattamento della persona in gravidanza, l’osteopata si concentra in particolar modo sulla buona meccanica del bacino e di tutti gli organi e articolazioni, un equilibrio tra tessuti e fluidi corporei per sostenere i processi di autoregolazione e salute della persona in esame.
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Nuccio Russo
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