Ferrara Ricerche cresce nel 2013 e cambia nome
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da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife
Nell’Assemblea dei soci del Consorzio Ferrara Ricerche (CFR) è stato approvato il bilancio 2013, chiuso con un avanzo di amministrazione di 28.000,00 euro, che sarà destinato a sostenere la ricerca di giovani talenti nella fase di transizione fra Università e mondo delle aziende.
Il bilancio presenta spese destinate alla ricerca per quasi 6 milioni di euro, compresi 3 milioni di euro per borse di studio, assegni di ricerca e contratti con giovani ricercatori, corrispondenti a circa 100 anni–uomo.
I costi della gestione del CFR assommano a 885.000,00 euro, incluse le spese per il personale amministrativo, gli oneri fiscali e le spese di funzionamento.
Nel corso del 2013, sono stati stipulati nuovi contratti di ricerca per quasi 6 milioni di euro, in crescita dell’8% rispetto all’ anno precedente.
Di questi contratti, circa l’80 % in valore proviene da aziende private e solo il 10% dei committenti proviene dalla provincia di Ferrara.
Poiché l’attività è ormai proiettata in ambito nazionale e internazionale, l’Assemblea ha deciso la nuova denominazione di Consorzio Futuro in Ricerca.
“Anche col nuovo nome – dice il Presidente Giovanni Fiorentini – manterremo strettissimi rapporti col territorio , poiché la missione del consorzio è quella di valorizzare le attività svolte da università, enti e aziende ferraresi nell’ottica più ampia possibile. Manterremo la sigla CFR, anche come segno di continuità col passato. Il futuro del paese sta proprio nella ricerca e, per coglierne i frutti, è necessario che università ed aziende procedano assieme, così come ci chiede l’Europa di Horizon 2020.In questo processo è importante poter disporre di opportune cinghie di trasmissione fra pubblico e privato come CFR, ILO e i laboratori del Tecnopolo”.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani