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Ferrara Organistica | Da domani e per tutto maggio alla scoperta degli storici organi in città con la musica

Articolo pubblicato il 6 Maggio 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da Conservatorio di Ferrara

Domani 6 maggio il primo concerto alle 18 alla Chiesa del Suffragio (via San Romano)

La grande tradizione della Germania del Nord, le musiche al tempo della Riforma Protestante, l’immancabile omaggio a Ferrara, culla della musica con Girolamo Frescobaldi. Torna in città Ferrara Organistica, che per tutto maggio farà riscoprire spazi, luoghi e figure della grande tradizione Estense rinascimentale. La rassegna inizia domani, sabato 6 maggio alle 18 alla Chiesa del Suffragio (via San Romano), dove Jacopo Zanini suonerà all’organo Giovanni Cipri 1551 Præludium ante Missam di G. Frescobaldi e Postludium & Auditio, con musiche di M.A. e G. Cavazzoni, Frescobaldi, G.M. Trabaci. All’antico e prezioso organo Cipri 1551 della chiesa del Suffragio si terranno infatti una serie di appuntamenti organistici affidati ad alcuni allievi dei corsi superiori del Conservatorio (Jacopo Zanini, Aura Vitali, Giovanna Fornari, Devid Pavarani) che punteggiano e solennizzano il rito pomeridiano dei sabati del mese di maggio (6, 13, 20, 27 maggio, ore 18) con un Postludium alla celebrazione della messa prefestiva.

La sesta edizione di Ferrara Organistica, grazie alla consolidata collaborazione con la parrocchia di San Giorgio, propone una serie di appuntamenti che intendono celebrare la ricorrenza del quinto centenario della fondazione della Riforma protestante, attraverso le esecuzioni musicali degli allievi più meritevoli dei bienni e dei trienni del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara.

Quest’anno il dialogo musicale di Ferrara Organistica sarà con il mondo nordico. In particolare con l’esecuzione allo splendido organo (Pinchi-Škrabl 2012) della basilica di San Giorgio di alcune «elaborazioni su corali» scaturite dalla grande tradizione della Germania del Nord (con musiche di Heinrich Scheidemann, Dieterich Buxtehude e Johann Sebastian Bach), corali ‘cantati’ in alternanza con l’organo dall’«Aminta Vocal Ensemble» diretto da Maria Elena Mazzella, nelle armonizzazioni di Bach (14 e 28 maggio alle 19). Sempre all’organo della basilica di S. Giorgio sarà proposta domenica 21 maggio (ore 19) L’Arte della Fuga di Johann Sebastian Bach, eseguita dall’organista e direttore artistico della rassegna Francesco Tasini. Si trata di un’opera che segna il coronamento della lunga tradizione del Ricercare e che assomma gli insegnamenti e la lezione che hanno visto protagonisti basilari il ferrarese Luzzasco Luzzaschi (1545-1607) e il suo allievo Girolamo Frescobaldi. Altri appuntamenti, tutti nel mese di maggio, saranno alla Chiesa del Suffragio (via San Romano) e alla Chiesa di Santa Francesca Romana.

Nata nel 2011, l’iniziativa del Conservatorio intende mettere in luce di anno in anno vari aspetti dell’arte di Girolamo Frescobaldi, da cui l’istituto di alta formazione musicale prende il nome. Erede della grande tradizione tastieristica – che si sviluppa soprattutto nella seconda metà del XVI secolo alla corte di Alfonso II d’Este con Luzzasco Luzzaschi, Alessandro Milleville ed Ercole Pasquini – Frescobaldi è autore di una lezione che influenzerà l’intero panorama europeo.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani