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Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


da: ufficio stampa SBArcheo

Domenica 15 febbraio 2015, dalle ore 10 “Chi vuol esser lieto sia” sotto il segno di Anna Sforza.
Il 15 febbraio, al Palazzo di Ludovico il Moro, sede del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, una domenica tra maschere, musica e cultura

Tornano al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara le atmosfere estensi con il Carnevale Rinascimentale, quest’anno incentrato sulla figura di Anna Sforza, la sorella del duca di Milano andata in sposa ad Alfonso I d’Este nel 1491.
Per questo alle ore 10 il Museo ospita “La cosmesi e i luoghi della bellezza al tempo degli Estensi ed oggi”, conferenza di Stefano Manfredini, Silvia Vertuani, Gian Luca Lodi e Francesco Scafuri.
Dopo l’incontro, si apriranno le danze con “Donne venite al ballo! la Milano di Anna Sforza”, a cura dell’Associazione Danze Antiche di Milano, seguite alle 11,30 da un concerto di musica rinascimentale con il Charivari Ensemble, offerto da Bal’danza.
Nel pomeriggio, alle ore 15, i volontari del GAF offriranno una singolare visita guidata con intervalli musicali e letture dedicate ad Anna Sforza e al suo breve, intenso e sfortunato passaggio per la Corte Estense. L’evento è ospitato nella Sala del Tesoro affrescata dal Garofalo dove, dalla balconata del soffitto, un gruppo di cortigiani, uomini e donne sembra ammirare proprio un…corteo di nozze, fra festoni colorati ricchi di fiori, frutti e nodi d’amore beneauguranti, chiaro simbolo di abbondanza e fertilità.

Iniziativa promossa dal Museo Archeologico Nazionale di Ferrara in collaborazione con Associazioni Bal’danza, Ferrariae Decus, Fidapa, De Humanitate Sanctae Annae e Soroptmist, Gruppo Archeologico Ferrarese e Università degli Studi di Ferrara

Palazzo Costabili, detto “di Ludovico il Moro”, sede del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, Via XX Settembre 122
Opera di Biagio Rossetti, il maggior architetto rinascimentale della corte estense, Palazzo Costabili è detto anche “di Ludovico il Moro” per i possibili legami della sua committenza con il famoso Duca di Milano.
Alla raffinata architettura del Palazzo, la cui costruzione è da datare tra la fine del XV ed i primi anni del XVI secolo, si affiancano le sale affrescate da Benedetto Tisi detto Il Garofalo e da Dosso Dossi che rappresentano un’ambientazione artistica di alto impatto unica nel suo genere. In particolare la Sala del Tesoro, luogo di raccolta di opere d’arte e preziosi del padrone di casa, Antonio Costabili, presenta uno stupendo affresco del Garofalo sullo stile di Andrea Mantegna, enfatizzato da un rosone in legno intagliato e dorato.
Acquisito dallo Stato nel 1920, il Museo fu inaugurato nel 1935 per ospitare i materiali provenienti dalla città etrusca di Spina, uno dei più ricchi e importanti empori del mondo antico, attivo tra la metà del VI e gli inizi del III secolo a.C. La fama di Spina nella storia degli studi è da attribuire in massima parte all’impressionante complesso funerario costituito dalle oltre 4000 tombe della necropoli, da cui proviene una delle maggiori raccolte di vasi greci a figure rosse del mondo.
La secolare storia di Palazzo Costabili detto “di Ludovico il Moro”, riportata all’originario splendore con i restauri degli apparati decorativi e monumentali, si sposa nel nuovo allestimento del Museo con le moderne tecniche di comunicazione, per fornire ai visitatori un percorso di straordinaria suggestione culturale.

Ingresso libero, museo aperto dalle 9.30 con chiusura posticipata alle ore 19
Info 0532 66299
Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
Via XX Settembre 122

Ferrara film corto festival

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Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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