Mercoledì 27 giugno al Giro Bio di via Terranuova
Dante aveva davvero il volto con cui sempre lo si raffigura? In che rapporti era con l’arte del suo tempo? Come si chiamava la veste rossa lunga sino ai piedi con cui sempre viene dipinto? E tutta la gran ridda della sua immensa fantasia, come si trasmutò nell’altrettanto fervida fantasia di generazioni di artisti dal Trecento a oggi?
Dopo il successo delle Letture Dantesche Ferraresi, a gran richiesta di pubblico una serata extra – ordinaria dedicata a un tema noto ma non troppo: quello dell’ “Iconografia Dantesca”, ovverossia un breve viaggio nell’immaginario pittorico dai tempi Dante a oggi, chiuderà il ciclo degli incontri danteschi estensi.
Sin dall’apparire dei primi canti della Commedia, una folla di artisti si cimentò con la straordinaria fantasmagoria visiva partorita dall’anima eccelsa del Grande Fiorentino, al punto che molte delle sue visioni -si pensi solo agli affreschi di Luca Signorelli – sono divenute punti fermi dell’immaginario visivo dell’Occidente.
Con leggerezza e ironia Ruben Garbellini, ci condurrà alla scoperta della straordinaria avventura parallela alla Commedia: quella della raffigurazione pittorica del grande capolavoro della Letteratura Italiana.
Le Letture Dantesche Ferraresi riprenderanno in autunno.
Presso “Giro Bio”, via Terranuova 13, Ferrara, mercoledì 7 giugno 2018, ore 20.30
Per informazioni 0532 240345 o 348 89 16 975 o per mail: girobioferrara@gmail.com
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