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Ferrara futura? Lotta amata per il Futurismo ferrarista!

Articolo pubblicato il 27 Maggio 2017, Scritto da Roby Guerra

Tempo di lettura: 2 minuti


Da Roby Guerra

Neppure Manchester naturalmente insegnerà nulla alla peggior classe dirigente sovietferrarese dalla caduta del Muro di Berlino. Lodi e Fabbri hanno ragione, se prefetto questore e sindaco e certa assessore insisteranno con la politica indiscriminata dell’accoglienza, paventando persino requisizioni antidemocratiche e addirittura promuovendo banlieu tendopoli, siamo prossimi a un probabile ritorno, anche nell’autistica sociale Ferrara del PD e di certa Intellighenzia radical chic, certa stampa inclusa!, a dinamiche tipo anni ’70 (ma altri anni non di piombo ma di silicio con la gente contro le istituzioni anti-italiane e antiferraresi nello specifico – all’opposto della storia degli anni di Moro con- giustamente- Berlinguer, Cossiga e il popolo italiano sano contro i famosi “Untorelli Furiosi” dell’estrema sinistra! Basta con il Ponzio Pilatismo di classi dirigenti PD local e autorità incapaci, per ingenuità o malcelata diversa collusione Business migranti, di salvare il futuro della città, sulla pelle dei ferraresi. Almeno questo Prefetto e questo Questore e la “sedicente” assessora Sapignola.. si dimettano, altrimenti probabilmente avranno possibili risvegli personali che si ricorderanno per un pezzo. E il sindaco capisca l’ovvio, quell’ovvio che i fatti anche internazionali dimostrano e che le litanie delll’Unione Europea, del governo PD italiano, dell’Intellighenzia persino parodia del già delirante fu ’77 SECOLO MILLENNIO SCORSO! e dei media attuali di euroregime…eurabico sono finite. Di moda ora tra i negazionisti radical chic per salvare il migrantismo evidenziare che gli attentatori sarebbero occidentali e europei, ragionando alla rovescia: sono di seconda e terza generazione figli di migranti, quindi provano al contrario proprio il fallimento dell’integrazione ormai su grande scala e anche temporale,svelano quindi la necessità preventiva del vero antiterrorismo, alla fonte sbarchi ( e quindi nello specifico preventivo anche in villaggi come Ferrara) e non dopo anni di meticciato conclamato cosi caro al peggior nuovo vescovo attuale della storia ferrarese, peggio persino del fu dominio storico pontificio. Per quello ancora la nuova demonizzazione dell’ex vescovo Negri che giustamente parla ancora di Guerra di Religione, l’Islam è un problema reale… Checchè ne dica lo stesso H. Samid, che ora ha quasi gettato la maschera (come poi storicamente tipico del biforcutismo maomettano…).
Soprattutto senza gesti da Sindaco con stop all’accoglienza, anche lui avrà sgraditi risvegli, la storia è imprevedibile e la misura colmissima. E come liberi intellettuali ben venga in tal caso una vera ribellione a Ferrara! Scriviamo ancora per una Lotta amata ferrarista, ma si sa, noi futuristi la grammatica ce ne freghiamo! Non garantiamo per la Storia, imprevedibile, che certamente se ne frega della peggior mediocrazia politica dalla Resistenza, ma che è una cosa seria e come un terremoto naturale prima o poi si scatena!!!

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani