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da: AssociazionePuedes Puedes

Prima dello ska veneziano daranno spettacolo gli scrittori Morozzi e Berselli

Il sound degli anni ’80, martedì notte, si è ripreso la città per qualche ora. Nel grande prato del Puedes Summer Night, dove spensieratezza e buon cibo sono di casa, i Moka Club hanno riportato i ferraresi indietro nel tempo, quando le radio davano in testa Wild boys dei Duran Duran e Maniac dei Firewind. Sino a che, agghindati da ghostbusters, non hanno sparato sulla clac con le pistole ad acqua. Sui bassi di The rhythm of the night la band romagnola ha superato il millesimo concerto: un successo per gli undici musicisti che cavalcano il medley e non si fermano mai, specie d’estate. Perfetti per il sapore della serata, ma da gustare rigorosamente fumanti, sono gli SpaghettiPuedes alla “Lilly e il vagabondo”, con polpettine di carne, pomodoro e parmigiano, come li metterebbe in tavola qualsiasi nonna nostrana. Manicaretti del genere si trovano solo alla spaghetteria del festival, solo nel sottomura di via Baluardi.
Domani, alle 18.30, torneranno i curatori di Pendragon gLem, Gianluca Morozzi e Alessandro Berselli. Un nome inconsueto per una collana che non accetta etichette, tanto meno chi si prende troppo sul serio, ma che «vuole rompere un po’ gli scemi e fare uno sberleffo all’editoria con la E maiuscola», hanno dichiarato all’unisono i due che si considerano «i David Bowie e Marc Bolan» del mondo editoriale. Gli autori bolognesi saranno i protagonisti dell’aperitalk e presenteranno rispettivamente L’uomo liscio e Kamasutra Kevin, romanzi tanto rinfrescanti quanto sarcastici e disillusi, come bersi due bicchieri di acqua ghiacciata, o meglio, due Americani quando fa molto caldo. E insieme ai libri, ovviamente, non mancherà la chitarra di Morozzi.
Sulla stessa lunghezza d’onda si farà valere lo ska dei Rumatera, alle 21.30. La band è nata nove anni fa dall’idea di Daniele Russo, Giorgio Gozzo, Luca Perin e Giovanni Gatto, e intende tradurre in musica la vita dei “tosi de campagna”, come direbbero loro in veneziano genuino. Dicesi tali quei ragazzi che hanno mantenuto una mentalità e uno stile sinceri, non condizionati dalle tendenze dominanti della massa. Da allora sono passati più di 400 live, con oltre 20mila spettatori all’Home Festival di Treviso nel 2013, il prestigioso Sziget Festival di Budapest nel 2014, e sei album: Rumatera (2008), My Crew (2009), 71 Gradi (2010), La Grande V (2011), Xente Molesta (2012) e Awanti coi ammicci (2014), il cui emblema è un galletto ruspante. Non a caso Ferrara è terra di campi, trattori e spighe di grano. Il loro sito è uno spasso: www.rumatera.com

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