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Ferrara Film Corto: secondo appuntamento.

Articolo pubblicato il 30 Gennaio 2020, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 3 minuti


Da: Ferrara Film Commission.

31 gennaio 2020, si conclude la proiezione dei cortometraggi in Concorso al Ferrara Film Corto 2020, che si svolge presso la Sala Estense (Piazza del Municipio 2, Ferrara).
Nel pomeriggio, dalle ore 16.00, ne sono in programma quattro:
– “L’eterna lotta” di Andrea Montuschi (13’): un moderno Adamo vuole rilassarsi e appi-solarsi in un piccolo angolo di paradiso, ma la natura è in agguato…
– “Terra nostra, ho fatto un sogno” di Maurizio Antonelli (20’): un docufilm di riflessione naturalistica supportato da speciali riprese girate in Alto Polesine e mantovano, in Valle d’Aosta, nella laguna di Grado e con un servizio subacqueo all’isola del Giglio.
– “Last memories” di Dino Marsan (7’): uno dei pochi superstiti trova un tablet che trasmette un filmato della natura prima del disastro ecologico.
– “Apocalypse” di Andrea Cecconati (20’): il mondo finirà tra 12 minuti. Una coppia di giovani amanti deve decidere come passare il tempo restante.
Al termine delle proiezioni, si terrà un Incontro con gli autori presenti condotto da Cesare Bastelli (Regista e Direttore della fotografia di alcuni film di Pupi Avati) e Giorgio Ricci (Filmmaker Nazionale FEDIC – Federazione Italiana dei Cineclub).
In programma, a seguire, quattro opere Fuori concorso realizzate nell’ambito del corso “Cinema d’impresa” da alcuni allievi dell’Università IULM di Milano, che da quest’anno collabora fattivamente con Ferrara Film Commission.
Ecco i titoli dei cortometraggi che saranno presentati dal docente Mauro Conciatori:
• “This is us” di Mauro Conciatori (4’):
• “Chiara disegna” di Alice Isamìbela Vercesi, Chiara Niclini, Laura Piazzotta, Nicole Toffolet (2’)
• “Storia di Rio” di Gregorio Mattiocco (6’)
• “Ultimo sguardo” di Zoe Benatti, Lisbeth Carpio, Eleonora Pizzamiglio, Elena Tonon (2’)
Le proiezioni riprenderanno alle 21.00 con altri quattro cortometraggi in Concorso:
– “99.9%” di Achille Marciano (15′): il rispetto dell’ambiente è per Andrea la missione quotidiana, turbata dall’arrivo del vicino Pasquale, che non si preoccupa dell’ambiente.
– “Autopsis” di Lisa Capitani (5′): un viaggio nella mente della protagonista, un mondo onirico, inquietante e solitario.
– “Una bella giornata” di Gian Paolo Mai (8′): un cortometraggio che vuole sottolineare in modo ironico e provocatorio l’effetto del cambiamento climatico.

– “Announced tragedy” di Fulvio Arrichiello (10′): Una donna entra in un ufficio piccolo e poco illuminato. Un uomo la sta aspettando e inizia a porle alcune domande. La donna scoprirà un’amara verità.
Seguirà un Incontro con gli autori presenti condotto da Cesare Bastelli e Giorgio Ricci.
Alle 22.30 circa saranno proiettati sei cortometraggi Fuori concorso introdotti da Gaetano Capizzi, Direttore del Festival CinemAmbiente di Torino, con il quale la Ferrara Film Commission ha allacciato una nuova collaborazione.
Queste le opere che saranno proiettate:
• “Dulce” di Guille Isa e Angelo Faccini (Colombia, 2018, 11’): in un isolato villaggio della costa colombiana, una madre insegna alla figlia a nuotare in un mare che, per via dell’innalzamento dovuto al cambiamento climatico, è diventato una minaccia per gli abitanti.
• “The sky underwater” di Maria Gallini Dyrvik (Norvegia, 2018, 10’20”): nel 2050 la città di Bergen è sommersa dall’acqua e protetta da una cupola di vetro. Un gruppo di bambini decide di salire in superficie per vedere per la prima volta la Luna…
• “Two °C” di Maxime Contour (2017, 4’): una New York sommersa dall’acqua, disastrosa conseguenza del riscaldamento globale.
• “Plantae” di Guilherm Gehr (2017, 11’): una reazione inaspettata a seguito dell’abbattimento di un albero da parte di un boscaiolo nella foresta amazzonica; una riflessione sulle conseguenze della deforestazione.
• “Oil slick” di Don Millar (2017, 6’): un’indagine sulla società petrolifera Exxon e sulle campagne mediatiche che hanno insabbiato fondamentali ricerche sul devastante impatto climatico causato dall’azienda stessa.
• “Laatash” di Elena Molina (Spagna, 2018, 14’): le donne Saharawi affrontano quotidianamente la siccità del deserto garantendo la distribuzione dell’acqua secondo le necessità di ogni famiglia della tribù.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani