Ferrara Dragon Lady: L’iniziativa del Canoa Club Ferrara per le donne operate al seno
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Da: Ufficio stampa Canoa Club Ferrara
“Ferrara Dragon Lady”, ovvero, “tutte nella stessa barca”, per unire al beneficio dell’esercizio fisico, “farmaco naturale”, quello dello stare insieme e supportarsi. Nasce da queste premesse la proposta che il Canoa Club Ferrara rivolge a tutte le donne ma in particolare a chi sta affrontando o ha affrontato un intervento al seno.
L’iniziativa, annunciata in conferenza stampa, sarà presentata al pubblico nell’Open day di sabato 23 marzo (dalle ore 15, Oasi di Vigarano Pieve in via del Lavoro, 10/1) dove sarà possibile effettuare gratuitamente e senza impegno una prova libera.
“Il Dragon Boat è una imbarcazione con testa e coda di drago, il cui equipaggio è composto da 20 vogatrici, un tamburino a prua e un timoniere a poppa – spiegano le istruttrici -. Già questa conformazione favorisce la socializzazione, la condivisione e la creazione spontanea del senso di appartenenza a una squadra, pagaiando assieme a ritmo di tamburo “. Un progetto tutto al femminile, perché anche lo staff operativo è tutto femminile, composto da 4 istruttrici del Canoa Club Ferrara, con specializzazione in paracanoa, tre delle quali laureate magistrali in Scienze Motorie, oltre che alla psicologa e alla fisioterapista”.
Il programma prevede 2 sedute settimanali di circa 60 minuti, con fase iniziale di riscaldamento e mobilità articolare, lavoro centrale in Dragon boat, e stretching finale. Nei mesi più freddi l’attività che proponiamo sarà diversificata, e consisterà in camminate, attività in piscina ed esercizi di corpo libero in palestra.
Il presidente del Canoa Club Ferrara, Luca Bertoncelli ricorda: “All’Open day di sabato saranno presenti le compagini di Firenze, Modena e Torino. L’attività è aperta a tutte le donne, anche se si darà priorità a chi è stata operata, e contiamo di iniziarla ai primi di aprile. Il nostro obiettivo finale è quello di raccogliere fondi, tramite gli sponsor, affinché l’attività possa essere gratuita per le donne che sono state operate”.
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