Skip to main content

Ferrara d’inverno

Articolo pubblicato il 22 Gennaio 2018, Scritto da Redazione di Periscopio

Tempo di lettura: < 1 minuto


di Maria Luigia Giusto

La foschia non dispiace, cortina che nasconde dagli sguardi; le aiuole, cimiteri di fiori, creano un guscio di familiarità, natura nota e rassicurante, la stessa ad ogni gelo, da millenni. Anche d’inverno il cuore della città pulsa: lo si sente sotto le foglie marce, tappeto di passi fangosi, che nascondono il germe della vita, gli embrioni in potenza di divenire, messi a covare al caldo, pronti a schiudersi ai primi tiepidi aloni, grazie a un’osmosi di vapori vitali. Gli arti secchi degli alberi sulla mura, rincorrendosi tra loro, disegnano contro il cielo intrichi favolosi, ricami naturali. D’estate quegli alberi saranno tripudio di foglie verdi odorose, in cui la linfa vortica, gorgoglia, vorrà uscir fuori dalle strette nervature ed esplodere, bagnando di vita i marciapiedi aridi.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Redazione di Periscopio



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani