Skip to main content

Da:Ufficio Stampa

Netto il miglioramento di tutti i servizi ambientali. Merito dei cittadini che hanno utilizzato correttamente la Carta Smeraldo e fatto proprie le buone abitudini proposte. Grazie ai servizi introdotti, 50 nuovi posti di lavoro e tariffe in calo per la maggior parte degli utenti

Con il 2018 si è chiuso il primo anno di attività “piena” delle nuove modalità di raccolta rifiuti nel territorio comunale di Ferrara ed i dati parlano chiaro: il sistema funziona ed è stato ben recepito dai cittadini, con ottimi risultati sia sul piano pratico sia per quanto riguarda la percezione che i cittadini hanno del sistema.
A dimostrarlo sono gli indicatori sui servizi ambientali, il più eloquente dei quali è quello sulla raccolta differenziata, che per il 2018 è arrivata a toccare l’86%. Da un confronto con il 2016 – il 2017 non è un termine di paragone affidabile in quanto anno di transizione durante il quale si sono succeduti modelli di gestione differenti – emerge che nell’arco di 24 mesi l’incremento è stato di oltre 29 punti percentuali.
Tra gli elementi che hanno consentito di raggiungere questi obiettivi c’è anche un’importante e niente affatto scontata scelta tecnica, quella di progettare e mettere a disposizione dei cittadini un sistema di gestione dei rifiuti flessibile e integrato che – a differenza di quanto accade con i tradizionali modelli di raccolta “porta a porta” – consente a tutti di conferire i propri scarti liberamente, anche quando siano serviti dalla raccolta domiciliare.
Inoltre, l’introduzione delle modalità di raccolta è anche stata l’occasione per fare formazione e informazione sui servizi che integrano le raccolte stradale e domiciliare, portando famiglie e attività produttive a comprenderne le caratteristiche e a utilizzarli di più e meglio.
È così cresciuto il ricorso alle tre stazioni ecologiche da parte di cittadini e imprese, anche grazie all’ampliamento degli orari e dei giorni di apertura, che oggi coinvolgono anche la domenica. Nel complesso, sempre con riferimento al 2016, gli accessi alle stazioni ecologiche sono aumentati del 50% e, analogamente, il ricorso al servizio gratuito di ritiro di ingombranti ha registrato un incremento del 50%.
I benefici in numeri
L’impegno dei cittadini ferraresi ha consentito di incrementare di molto la quantità di rifiuti separati che possono essere avviati a recupero. In particolare, la quantità di indifferenziato è crollata a circa il 14% del totale gestito, passando dai 300 kg/anno per abitante del 2016 agli attuali 89 kg/anno per abitante.

Di pari passo, hanno avuto un sensibile incremento tutte le raccolte differenziate, come ad esempio
la plastica è più che raddoppiata ed è passata da 3.085 tonnellate nel 2016 a 6.771 tonnellate nel 2018;
la carta: +62%, da 5.894 a 9.540 tonnellate (confronto 2016 – 2018);
il vetro, da 4.403 a 6.443 tonnellate con un +46% (confronto 2016 – 2018) e i rifiuti organici, di cui nel 2018 sono state raccolte 13.982 tonnellate contro le 6.131 del 2016 (+ 128%).
La riduzione delle quantità indifferenziate ha consentito un importante risparmio sui relativi costi di smaltimento, mentre la vendita di maggiori quantità di frazioni differenziate ai consorzi di recupero, per le quali esse sono (o diventano) materie prime seconde, ha rappresentato un maggiore introito. Di entrambi i fenomeni si è avvantaggiata la collettività, perché sia i risparmi sia i proventi, così come previsto dalla normativa di riferimento, sono stati interamente utilizzati per sviluppare i nuovi servizi di raccolta differenziata, abbattere il costo complessivo dei servizi ambientali dell’anno in corso e, di conseguenza, le tariffe per cittadini e imprese. Inoltre, tra i vantaggi per la comunità ferrarese va senz’altro annoverato l’indotto occupazionale generato dal progetto, che ha visto la creazione stabile di 50 nuovi posti di lavoro.
Grazie a questo saldo positivo è stato inoltre possibile potenziare i servizi a disposizione dei cittadini e attivare iniziative tese ad evitare l’abbandono di rifiuti sul suolo pubblico.
Per contrastare il fenomeno, inoltre, Hera e l’Amministrazione Comunale stanno predisponendo un ventaglio di iniziative: sono stati nominati due accertatori ambientali che, affiancando l’operato della polizia municipale, presidieranno il territorio e potranno, in caso di infrazione, redigere verbali di accertamento; sempre sul tema, è in corso di rinnovo la convenzione con le Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) e con il Nucleo Agriambiente Ferrara, che assieme agli accertatori vigileranno sul rispetto delle regole in materia di conferimento dei rifiuti. Anche la tecnologia verrà in aiuto: sono infatti state acquistate 10 telecamere mobili che, posizionate in punti strategici della città, aiuteranno ad individuare i responsabili dei reati ambientali. Infine, in accordo con le associazioni economiche della città, è in fase di definizione una campagna di sensibilizzazione per il decoro urbano che verrà presentata nelle prossime settimane. Campagna alla quale hanno aderito le principali associazioni, ovvero Ascom, Cia Ferrara, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confesercenti, Confindustria.
“Siamo soddisfatti per questi risultati raggiunti nel 2018 e la crescita del gradimento del servizio da parte dei cittadini – ha affermato l’assessore comunale all’Ambiente Caterina Ferri – ma ci tengo a sottolineare l’aspetto della ricaduta occupazionale nel nostro territorio che l’introduzione della tariffa puntuale e del sistema di raccolta con le calotte ha innescato: sono cinquanta i posti di lavoro in più, nuovo personale che ha trovato impiego nelle attività connesse alla raccolta dei rifiuti differenziati e indifferenziati. Abbiamo recentemente approvato le modifiche al regolamento cercando di semplificare le procedure e adattare il servizio alle esigenze dei cittadini. Al momento non riduciamo il numero di svuotamenti previsti ma nel 2020 andremo a ricalibrare il tutto per ottenere maggiori risparmi a favore dei cittadini. Il nuovo sistema di raccolta sta andando a regime e poniamo la massima attenzione a tutte le criticità riscontrate per risolverle. Ringrazio i cittadini e tutti gli operatori del servizio perché è grazie a loro che è stato possibile ottenere questi risultati”.
“I cittadini ferraresi – ha aggiunto l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Verde e Decoro Urbano Aldo Modonesi – hanno dimostrato collaborazione e sensibilità al tema della raccolta rifiuti a alla pulizia della città. Abbiamo intenzione di mettere in campo tutti gli strumenti possibili per combattere il fenomeno degli abbandoni che, anche se limitato, crea disagio e situazioni inaccettabili. A questo scopo saranno potenziati i controlli con nuovi operatori e con l’installazione mirata di foto-trappole e telecamere mobili per individuare e sanzionare le persone che non rispettano le regole. Lo faremo anche grazie alle associazioni di volontariato come le Guardie Ecologiche Volontarie e altre associazioni del territorio. Utilizzeremo risorse (60 mila euro) per fare campagne di informazione e sensibilizzazione al fine di ottenere il migliore risultato possibile in questo frangente. Per quanto riguarda la collocazione di cassonetti in centro storico, abbiamo in programma di procedere con la realizzazione di ulteriori isole ecologiche interrate eliminando i cassonetti. Piazza Verdi, attualmente in fase di riqualificazione, sarà attrezzata con questa modalità di raccolta rifiuti”.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti, dei quali tutti noi ferraresi abbiamo motivo di essere orgogliosi – ha dichiarato Alberto Santini, Responsabile Servizi Ambientali area Ferrara-Modena di Hera – Il ringraziamento va ai cittadini e al Comune di Ferrara, che nel decidere di precorrere i tempi e di essere al nostro fianco con questo nuovo sistema di gestione dei rifiuti ha dimostrato coraggio e capacità di visione, divenendo protagonista e apripista, tra le città di dimensioni medio – grandi, di un cambiamento che è allo stesso tempo una sfida ambientale, sociale e culturale”.
“Le persone oggi pretendono soluzioni responsabili, sostenibili e che guardino al futuro, e tutte le evidenze ci portano a concludere che, con questo modello di gestione dei rifiuti – che pure va ulteriormente affinato, specie nell’aspetto di riduzione degli abbandoni – abbiamo dato una risposta convincente a questa aspettativa. A certificarlo – ha continuato Santini – non ci sono solo i dati tecnici, ma anche un sondaggio su gradimento del servizio secondo il quale, ad esempio, per il 70% degli intervistati questo modello di raccolta è vantaggioso per la città, mentre solo il 15% delle persone è convinta che non lo sia”.
comunicato stampa /2
Ferrara, 21 marzo 2019
L’opinione dei ferraresi sulle nuove modalità per la raccolta differenziata
A distanza di due anni, Hera è tornata a chiedere ai cittadini cosa pensino delle nuove modalità di raccolta differenziata. Il quadro che emerge è di sostanziale miglioramento rispetto alle primissime fasi di avvio, con pareri favorevoli su quasi tutti i parametri misurati
Cosa pensano davvero i ferraresi delle modalità di raccolta differenziata che da ormai un anno e mezzo sono entrate a far parte delle abitudini e dello stile di vita delle famiglie e delle aziende della città?
Per rispondere a questa domanda, Hera ha chiesto alla società CFI di ripetere un’indagine di mercato che era stata fatta proprio su questo tema nel 2017, nelle prime fasi di avvio del progetto.
L’indagine, effettuata tramite interviste CATI della durata di 10 minuti, ha riguardato cittadini privati residenti nel Comune di Ferrara e si è composta di 600 interviste, effettuate tra il 1 e il 7 febbraio 2019.
L’esito dell’indagine è stato positivo, perché sono sensibilmente migliorati tutti i criteri investigati: cresce la consapevolezza che i servizi sono andati adeguandosi alle esigenze delle persone e della città e, dato forse più importante, c’è una diffusa consapevolezza sulla valenza ambientale del progetto.
Nel dettaglio, la soddisfazione complessiva nei confronti dei nuovi contenitori stradali è cresciuta da 59 a 69 punti. Lo stesso incremento viene registrato anche per la domanda se vale la pena impegnarsi in prima persona per la salvaguardia dell’ambiente, per la quale si passa da 77 a 87 punti.
I ferraresi sono dunque consapevoli dell’importanza del contributo del singolo per la sostenibilità e ritengono che il modello di raccolta dei rifiuti “a calotta” contribuisca in questa direzione: lo dimostra il fatto che la dichiarazione “la calotta è vantaggiosa per l’ambiente a Ferrara” abbia totalizzato 77 punti, un incremento di 13 lunghezze rispetto ai 64 del 2017.
Molto significativa, infine, la percezione del rapporto tra servizio erogato e relativi costi: nel 2016, quindi in regime di TARI, l’affermazione “il costo per il servizio di raccolta rifiuti è attribuito correttamente” riscuoteva 51 punti su 100, dato sostanzialmente in linea con la media del territorio servito da Hera. Oggi, lo stesso indicatore riceve un punteggio pari a 63, un netto miglioramento motivata dalla percezione di equità che il sistema a tariffazione puntuale fornisce. D’altra parte, che il sistema sia ritenuto equo lo si legge anche da un’altra informazione rilevata, ovvero che solo secondo il 19% degli intervistati il numero di conferimenti “gratuiti” inclusi nella tariffa è insufficiente, a fronte di un 26% che li ritiene più che sufficienti e di un restante 55% che li ritiene sufficienti.
Ferrara, 21 marzo 2019
Dei rifiuti non si butta nulla: Ferrara e l’impegno di Hera per l’economia circolare
Oltre ai vantaggi economici, la forte spinta verso la differenziazione porta anche grandi benefici in termini ambientali: organico, carta, plastica etc., infatti, da rifiuti diventano risorse che alimentano l’economia verde e contribuiscono all’abbattimento delle emissioni climalteranti
Ad oggi Ferrara è tra le città più virtuose nella gestione dei rifiuti. Grazie all’adozione del modello a tariffa puntuale proposto da Hera, il capoluogo estense è diventato il primo comune di dimensioni medio-grandi a corrispondere a quanto disposto dal Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti che, attraverso la leva della tariffa puntuale, spinge le amministrazioni comunali verso obiettivi al 2020 di riduzione dei rifiuti e di incremento della raccolta differenziata.
Grazie a questo modello e all’impegno dei ferraresi, nell’arco di poco più di un anno è stato possibile raggiungere una percentuale di raccolta differenziata superiore all’86%. Un risultato eclatante, di cui hanno beneficiato anche le frazioni differenziate, con vantaggi che non sono solo economici ma che si esplicitano nella creazione di valore condiviso.
Ne è un esempio l’organico, la cui raccolta a Ferrara è cresciuta di oltre il 90%, dai circa 55 kg/abitante registrati prima dell’avvio della tariffa puntuale agli oltre 105 kg/abitante odierni. Quantitativi destinati al nuovo impianto di produzione di biometano di Sant’Agata Bolognese, che il Gruppo Hera ha recentemente inaugurato e che è il frutto di un investimento di 30 milioni di euro.
Qui, dai rifiuti organici raccolti dalla multiutility si produrranno ogni anno 7,5 milioni di metri cubi di biometano, un combustibile completamente rinnovabile che consentirà di evitare l’utilizzo di oltre 6.000 tonnellate di petrolio all’anno, oltre a 20.000 tonnellate di compost, che potrà tornare a fertilizzare campi e orti.
Analoga sorte tocca al vetro, alla carta e alla plastica, che dopo un’accurata selezione tornano nelle cartiere, nelle vetrerie e negli impianti di riciclo dei polimeri dove divengono prodotti pronti per una seconda vita.
Si chiude così il circuito virtuoso che, attraverso la raccolta differenziata, parte dai cittadini e a loro ritorna: un risultato possibile grazie alla strategia di lungo periodo del Gruppo Hera, che individua nella valorizzazione delle materie prime seconde un importante vettore per generare valore condiviso e per alimentare l’economia circolare.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

tag:

HERA



Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it