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Ferrara Concreta replica ad Anselmi sulla petizione turismo

da: Roberto Serra, portavoce lista civica Ferrara Concreta

«L’idea della raccolta firme per rilanciare il turismo è demagogica e inutile». E’ quanto afferma Roberto Serra, portavoce di Ferrara Concreta, che alle amministrative sostiene il sindaco uscente Tiziano Tagliani. «Non sarà una petizione a risolvere il problema del poco appeal di Ferrara e farlo credere è ingannevole. L’anima della città, chiamata in causa dal candidato di Forza Italia, Vittorio Anselmi, deve essere un sentimento che appartiene a tutti, non una responsabilità esclusivamente affidata alla Regione». All’insegna della convinzione che «bisogna puntare su progetti che siano ambiziosi ma attendibili», Serra boccia l’affermazione di Forza Italia secondo cui con 800 mila euro si può ridurre la tassa di soggiorno e raddoppiare le mostre, «perché una simile cifra non consente la somma delle due operazioni». «A meno che – dettaglia – non si facciano esposizioni di carta, che non prevedano il trasferimento di pezzi dalle grandi pinacoteche europee e le relative assicurazioni. Il che significherebbe però rinunciare alla qualità delle rassegne che fin qui ci ha contraddistinto». Sul Buskers Festival, «chiediamo ad Anselmi di rendere noto, se lo ha, il suo progetto per ‘includere’ i commercianti», come da lui auspicato. Partendo dal presupposto che il turista è sempre più autonomo nell’organizzazione dei propri viaggi, secondo Ferrara Concreta bisogna puntare su smart card capaci di mettere in rete beni culturali e servizi e di raccogliere al contempo informazioni su movimenti e preferenze, così da migliorare l’offerta. E se indiscutibile punto di forza, anche per Ferrara Concreta, è il Castello, soprattutto nell’ottica della progressiva dismissione degli uffici, la ‘strada’ da percorrere è creare una sorta di ‘corridoio’ culturale che leghi la fortezza con la Pinacoteca Nazionale e tutti gli altri musei cittadini, Meis compreso, collocando all’interno di ciascuno materiale relativo all’intero territorio. E promuovendo, accanto, i percorsi cicloturistici. In tema di eventi, «va rilanciato un calendario unico, cui privati ed Enti facciano riferimento per evitare sovrapposizioni e periodi di grande fermento accanto ad altri di scarsa attrazione». Sulla tassa di soggiorno, infine, Ferrara Concreta propone l’istituzione di un gruppo di lavoro che stabilisca annualmente, e a seconda delle priorità, la destinazione degli introiti. «E tutto – chiude Serra – si può fare sfruttando e potenziando quel che c’è, senza petizioni».

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)