Da: Meis
“Il Giardino riposa in Paradiso”: è la rassicurazione che Ferigo Foscari, donatore del manoscritto autografo del “Giardino dei Finzi Contini”, ereditato dalla nonna Teresa, ha ricevuto da Enrico Spinelli, Direttore della Biblioteca Ariostea di Palazzo Paradiso, dove i quaderni saranno esposti al pubblico fino a sabato, con un’apertura straordinaria.
Lo ha ricordato stamani lo stesso Foscari, intervenendo al convegno “Il Giardino dei Finzi Contini: la donazione del manoscritto autografo”, tenutosi presso la Sala dei Comuni del Castello Estense: “Era giusto far tornare il manoscritto alla città che ha dato i natali a Bassani e che ne è stata l’ispirazione. È un documento straordinario, che consentirà di avviare studi appassionanti, di analizzare tutto il percorso che ha condotto alla stesura definitiva del romanzo”.
“Il Giardino riposa in Paradiso”: è la rassicurazione che Ferigo Foscari, donatore del manoscritto autografo del “Giardino dei Finzi Contini”, ereditato dalla nonna Teresa, ha ricevuto da Enrico Spinelli, Direttore della Biblioteca Ariostea di Palazzo Paradiso, dove i quaderni saranno esposti al pubblico fino a sabato, con un’apertura straordinaria.
Lo ha ricordato stamani lo stesso Foscari, intervenendo al convegno “Il Giardino dei Finzi Contini: la donazione del manoscritto autografo”, tenutosi presso la Sala dei Comuni del Castello Estense: “Era giusto far tornare il manoscritto alla città che ha dato i natali a Bassani e che ne è stata l’ispirazione. È un documento straordinario, che consentirà di avviare studi appassionanti, di analizzare tutto il percorso che ha condotto alla stesura definitiva del romanzo”.
Teresa Foscari aveva affidato i quaderni al nipote, con l’incarico di conservarli finché lei fosse stata in vita. E così nel 2007, alla morte della nonna, Ferigo decise di procedere alla donazione: “Nella nostra famiglia abbiamo sempre cercato di essere custodi, non proprietari, delle cose, di valorizzarle e farle conoscere, ma senza l’imprudenza di promuovere iniziative in proprio, lasciando semmai questo compito a chi è competente in materia”.
Tra gli interlocutori che Foscari ha ringraziato, il Comune di Ferrara e il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS, rappresentati rispettivamente dal Sindaco Tiziano Tagliani e dal Presidente Dario Disegni. Tagliani ha evidenziato come dalla generosa donazione di Foscari e dal centenario della nascita di Bassani “stiano nascendo iniziative e realtà culturali che hanno portato tanti studiosi, italiani e stranieri, e anche tanti ragazzi ad avvicinarsi all’opera bassaniana, a sviluppare il gusto dell’approfondimento, dell’analisi dei testi. Questo anniversario restituisce alla città un pezzo della sua vicenda e di quella di Bassani, e ha assunto la consistenza di un appuntamento tutt’altro che formale, ma anzi di un’occasione di crescita”.
Nelle parole del Presidente del MEIS Disegni, “la sessione di questa mattina segna una significativa tappa nel cammino di riscoperta del Giardino dei Finzi Contini attraverso il suo manoscritto, che ci permette di entrare, in punta dei piedi e con rispetto, nel processo creativo di Bassani. Le cancellature, i ripensamenti, le correzioni a margine e i segni che animano i quaderni rivelano un dibattito interno, continuo, carico di energia, specchio del temperamento di uno scrittore legatissimo alla sua città e comunità di origine, a cui tuttavia non risparmia critiche. Il MEIS – ha aggiunto Disegni – ha avuto il privilegio di poter siglare col Comune di Ferrara una convenzione che ci impegna a valorizzare il manoscritto e ci concede la straordinaria possibilità di esibirlo per più di 90 giorni consecutivi”.
Che il legame tra il MEIS, Ferrara e uno dei suoi figli migliori sia molto profondo è testimoniato dal fatto che lo scorso 2 novembre, a Tel Aviv, in occasione della presentazione del Museo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla presenza del Ministro per i Beni culturali Dario Franceschini, del Sindaco Tagliani, della Presidente dell’UCEI Noemi Di Segni e di Ferigo Foscari, proprio il manoscritto del Giardino dei Finzi Contini sia stato esposto all’Eretz Israel Museum.
Il MEIS si accinge ad aprire le proprie porte al pubblico alla fine del prossimo anno con una grande mostra, che inaugurerà il restaurato carcere di Ferrara, dove proprio Bassani fu imprigionato negli anni bui del fascismo. Da luogo di segregazione e di esclusione, il sito diverrà un centro vivo e pulsante di cultura, ricerca, incontro e dialogo, partendo dalla narrazione della più che bimillenaria storia degli ebrei in Italia.
Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it