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Feel the Bern

Tempo di lettura: 2 minuti

La notizia del giorno è senza dubbio la sparata di Hillary Clinton.
Dopo questa si è lanciata una coperta di sfiga addosso e a questo punto Bernie rischia seriamente di vincere.
R-1404078-1216755656.jpegHillary, infatti, è arrivata a vantarsi del sostegno dei leader europei citando un nome su tutti: Matteo Renzi.
E se il favoritissimo candidato democratico alle presidenziali arriva a sparare una cosa così direi che tutto è possibile e io ci credo ancora di più: Bernie ce la può fare.
O ce la può fare anche Trump.
In fondo il mondo sta sprofondando nel nonsense ogni giorno di più.
E forse Hillary ha sparato ‘sta cosa solo per adeguarsi all’onda.
Ma io voglio credere in Sanders perché mi piace quel suo piglio e mi piace lui con quella pettinata da cuscino e la faccia mezza addormentata.
E mi piace il suo cognome con quella pacca da vecchia controcultura marxista yankee che si porta addosso.
Quindi via con un pezzo a tema.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.

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PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)