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Da organizzatori

Si è svolto nella serata di mercoledì 1 febbraio all’Hotel Carlton di Ferrara il terzo appuntamento di “Aperitivo con il manager”, il ciclo di incontri dedicati agli stili manageriali e alla conduzione d’impresa promossi da Federmanager Ferrara.
Si è parlato di “Industry 4.0: quali sfide e quali cambiamenti nel ruolo del management”, tema di primo piano dopo la presentazione del Piano italiano Industria 4.0. A introdurre l’argomento Giorgio Merlante, presidente di Federmanager Ferrara, associazione dei manager, dirigenti, quadri e alte professionalità di Ferrara e Provincia: “Il nostro tessuto produttivo è caratterizzato da innumerevoli aziende di piccole e piccolissime dimensioni. Un aspetto che impone di puntare su una pluralità di modelli per avviarsi alla quarta rivoluzione industriale, pensati in maniera tale da adattarsi alle molteplici realtà del sistema industriale nostrano, preservando quella base artigianale che caratterizza il made in Italy.”
“Sotto l’aspetto della digitalizzazione – prosegue Merlante – le imprese sono in forte ritardo e manca abbastanza diffusamente nelle PMI la consapevolezza del processo in atto nel mercato globale, necessaria per intraprendere il cammino dell’innovazione. In quest’ottica la missione dei manager d’impresa, ovviamente insieme agli imprenditori e alle Istituzioni, è agire partendo ora, fornendo alle imprese un supporto strategico nel cammino che porta al modello 4.0, rendendo disponibili risorse manageriali dotate dell’esperienza makers necessaria a coprire le diverse competenze funzionali ed integrata con la cultura digitale.”
Due i relatori invitati ad approfondire il tema, come nelle precedenti occasioni, per proporre la propria visione di Industry 4.0 alla luce degli scenari attuali del mercato.
Riccardo Maiarelli, che ha contribuito al dibattito in una duplice veste: quella di neo Vice Presidente di Confindustria Emilia, nata il 5 dicembre scorso dalla fusione di Unindustria Bologna, Unindustria Ferrara e Confindustria Modena e quella di imprenditore, come amministratore delegato di Open 1, società che opera dal 1983 su scala nazionale come fornitore di soluzioni ICT per il mondo aziendale, professionale e della PA, sviluppando collaborazioni con i maggiori vendor del settore.
E Luca Zaghi, responsabile risorse umane dello stabilimento ferrarese ZF TRW, la cui storia è legata a un percorso di ricerca e sviluppo: la TRW di San Giovanni di Ostellato nasce nel ‘97 per sviluppare sistemi automotive per il servo sterzo idraulico, ma ben presto si indirizza verso nuovi prodotti innovativi. Con 350 addetti, segue i destini della multinazionale di riferimento, la statunitense TRW – componenti elettrici per le automobili – acquisita nel 2015 dalla tedesca ZF, dando vita a un colosso della componentistica automotive con un fatturato di 30 miliardi di euro e 138.000 dipendenti.
“In Italia partiamo con il consueto ritardo – ha dichiarato Riccardo Maiarelli – se si pensa che i primi documenti tedeschi sul tema risalgono al 2007 e ora dobbiamo recuperare il gap temporale che ci separa da chi ha già affrontato i temi della digitalizzazione. Il Governo vede nella Confindustria il partner con cui avviare una serie di ragionamenti sulla 4.0. A livello territoriale come Confindustria Emilia, che rappresenta un sistema di 3.000 imprese, ci stiamo organizzando in modo da riuscire a creare nella dimensione regionale i Competence Center che possano essere di ausilio alle PMI. Abbiamo inoltre deciso di organizzare il sistema della rappresentanza interna non più attraverso i settori merceologici ma con la logica delle filiere per consentire anche agli elementi più deboli di partecipare al processo di innovazione, badando anche a preservare le grandi competenze e le specificità uniche italiane”. “Le aziende che non sono in grado di interpretare il proprio ruolo in ottica Industry 4.0 – ha concluso Maiarelli – rischiano di essere spazzate via dal mercato.”
Per Luca Zaghi “Industria 4.0, sia essa una opportunità o un obbligo imposto dal mercato è progettata e gestita da persone. Le persone dunque al centro dei processi gestionali delle imprese e oggi più che mai partecipi delle sorti delle aziende. Le persone con le proprie storie, le proprie capacità e limiti sono al centro della nuova rivoluzione industriale.” “A chi, fino ad ora, era chiesto di svolgere lavori ripetitivi – prosegue Zaghi – oggi si chiede qualcosa di diverso. Se la soluzione politica sindacale più semplice è quella dell’espulsione, del prepensionamento, sappiamo bene che tale soluzione è per ovvie ragioni non più praticabile. Occorre reinserire le persone riqualificandole in una logica di inclusione attraverso meccanismi partecipativi. Questa è la strada maestra per avviare processi di ammodernamento delle aziende nell’ottica dell’Industria 4.0”.
“Aperitivo con il manager” ha il patrocinio di CDi Manager, società di scopo di Federmanager leader del temporary management e della ricerca e selezione di figure direzionali, presente Michele Monte, area manager della società per il territorio di Ferrara.
Il prossimo tema in programma, “Processi di headhunting e di selezione dei manager per ruoli chiave’”, la data è già fissata per martedì 14 marzo.
FEDERMANAGER Ferrara, fondata nel 1946 e con all’attivo circa 300 iscritti, tutela e promuove l’immagine e il ruolo della categoria dei manager, dirigenti, quadri e alte professionalità di Ferrara e Provincia e fa capo a FEDERMANAGER nazionale. Si propone quale punto di riferimento per manager in attività, temporaneamente inoccupati, in pensione o dirigenti che svolgono attività professionale. Info: http://www.ferrara.federmanager.it

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