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Fauna selvatica e incidenti, CIA: Ripensare la gestione faunistica per convivenza senza rischi.

Articolo pubblicato il 18 Maggio 2021, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


 

Comunicato stampa CIA Emilia Romagna

Meno abbattimenti selettivi rallentati dal lockdown e strade meno trafficate per il coprifuoco tra le cause che concorrono ad innalzare la pericolosità nella circolazione stradale:
Cia, Fini: “Sono episodi che devono far ripensare ad una gestione faunistica che, pur nella salvaguardia della specie, renda possibile una convivenza con cittadini da una parte e agricoltura dall’altra”.
BOLOGNA, 18 MAGGIO 2021 – “Meno abbattimenti selettivi rallentati dal lockdown, strade meno trafficate per il coprifuoco e aumento esponenziale di selvatici che sempre di più affollano i centri abitati: sono tra le cause che concorrono ad innalzare la pericolosità nella circolazione stradale.
Purtroppo l’episodio di lunedì 17 maggio in cui un capriolo ha attraversato l’autostrada A14 centrando un’automobile, mettendo a repentaglio la vita di due persone è uno dei tanti che vengono segnalati, sicuramente tra i più gravi”.
Il presidente di Cia – Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna, Cristiano Fini ricorda che i produttori agricoli da anni sollecitano interventi risolutivi per abbassare le densità degli ungulati che, oltre a mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini, arrecano danni ingenti all’agricoltura.
“Cinghiali, caprioli, cervi, ma non dimentichiamo le nutrie – osserva – sono animali di dimensioni tali da poter compromettere la stabilità di un auto in caso di attraversamento, con conseguenze che possono essere fatali. Sono episodi che devono far riflettere e ripensare ad una gestione faunistica che, pur nella salvaguardia della specie, renda possibile una convivenza con cittadini da una parte e agricoltura dall’altra, sempre più di frequente oggetto di incursioni nei campi da selvatici. Inoltre la densità elevata di fauna mette a rischio un ambiente ed un territorio ricco di eccellenze: non possiamo permetterci – conclude Fini – di rimanere indifferenti di fronte a un crescendo di incidenti e danni all’ambiente”.

 

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani