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da: Mario Zamorani – Pluralismo e dissenso

Il matrimonio è il matrimonio e la famiglia è la famiglia: un’affermazione scontata ma utile. Il matrimonio per essere tale ha bisogno di un rituale e di un officiante, la famiglia no. Il concetto di famiglia, per altro, muta nel tempo e non può non avere un riferimento con un contesto socio-culturale dato; penso che nessuno possa contestare questo assunto. Ad esempio il concetto di famiglia di 60 anni fa non può che essere differente, tanto o poco, da quello di oggi.
Fatta questa premessa vorrei indicare un fatto a quanti parteciperanno o aderiranno al Family day, i quali, si legge, considerano famiglia solo quella che parte da due persone di sesso differente. Quando ero consigliere comunale, in occasione di una seduta di modifica dello Statuto comunale (una quindicina di anni fa), proposi un emendamento aggiuntivo di sole quattro parole nell’unico punto dello Statuto dove era presente la parola famiglia; l’emendamento diceva: “nelle sue varie forme”. Fu approvato malgrado il voto contrario di tutta l’opposizione di centro destra. Quindi da allora il Comune di Ferrara nel suo documento principale di riferimento, lo Statuto, dichiara che esistono varie forme di famiglia. Credo che nessuno potrà contestare il fatto che nella fattispecie si faccia riferimento anche a unioni di persone dello stesso sesso. Affermazione certificata dallo Statuto del Comune di Ferrara all’art. 4, punto 2, lettera d. Per la precisione in forza del proprio Statuto: “In particolare il Comune di Ferrara promuove la tutela … della famiglia nelle sue varie forme …”.

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