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da: ufficio stampa SBArcheo

Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna, Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna, Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola.
sabato 26 settembre 2015, ore 16.30; Museo Civico di Scienze Naturali, via Medaglie d’Oro n. 51 a Faenza (RA) Il vetro di pietra. Il lapis specularis nel mondo romano dall’estrazione all’uso.
Presentazione del volume a cura di Chiara Guarnieri.

Intervengono:
Massimo Ercolani (Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna)
Armando Menichelli (Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza)
Stefano Margutti (Saint-Gobain PPC Italia S.p.A.)
Massimo Isola (Comune di Faenza)
Massimiliano Costa (Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola)
Luigi Malnati (Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna)
Chiara Guarnieri (Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna)
Sono presenti gli autori

Diafano come il ghiaccio, trasparente come l’aria, lapis duritia marmoris, candidus atque translucens, per citare la Naturalis Historia di Plinio, il lapis specularis è un minerale affascinante. Derivato del gesso, si sfoglia in strati abbastanza sottili da far passare la luce ed è stato ampiamente usato dai Romani soprattutto come vetro per finestre.
Tra le varie miniere di lapis del mondo antico, Plinio cita anche quelle situate poco lontano da Bologna, recentemente identificate nell’area della Vena del Gesso Romagnola, vicino a Brisighella (RA). Qui è stata individuata la cosiddetta “Grotta della Lucerna”, una cavità naturale che fu oggetto in età romana di estrazione del lapis, e a poca distanza, in località Ca`Carnè, un piccolo edificio del I sec.d.C. funzionale alla vicina cava di lapis specularis.
A questo straordinario minerale è stato dedicato il convegno internazionale “Il vetro di pietra. Il lapis specularis nel mondo romano dall’estrazione all’uso” (Faenza, 26-27 settembre 2013) di cui questo volume pubblica gli atti.

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