Skip to main content

FACCI CASO
La Borsa o la vita

SkyTg24 di una domenica d’agosto di qualche tempo fa apre l’edizione delle 22 collegandosi con il corrispondente da New York che informa i telespettatori sulle quotazioni dei titoli nella principale Borsa statunitense. Eppure non è successo nulla di particolarmente significativo quel giorno. Ma è una consuetudine di Sky: evidentemente quelle informazioni sono considerate di primario interesse. Qualche settimana prima, il cronista finanziario, commentando il ribasso delle quotazioni del barile di petrolio, affermava che era “il peggiore risultato degli ultimi mesi”. Perché peggiore? Se cala il prezzo del petrolio cala anche quello della benzina e io risparmio. Invece no. Ci abituano a guardare il mondo dalla parte dei padroni del vapore. Per loro se il prezzo del barile cala è un guaio perché calano i loro profitti. E a noi dovrebbe dispiacere! C’è qualcosa che non va, evidentemente. Anche nella facile e prevedibile obiezione: il problema non sono i guadagni dei petrolieri ma l’andamento dell’economia. Certo. Bisogna intendersi però su quali siano gli indici significativi: se valutiamo il Pil mi sa che hanno ragione “loro”, se invece consideriamo il benessere delle persone forse ho ragione io a pensare che siamo al delirio…

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Sergio Gessi

Sergio Gessi (direttore responsabile), tentato dalla carriera in magistratura, ha optato per giornalismo e insegnamento (ora Etica della comunicazione a Unife): spara comunque giudizi, ma non sentenzia… A 7 anni già si industriava con la sua Olivetti, da allora non ha più smesso. Professionista dal ’93, ha scritto e diretto troppo: forse ha stancato, ma non è stanco! Ha fondato Ferraraitalia e Siti, quotidiano online dell’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco. Con incipiente senile nostalgia ricorda, fra gli altri, Ferrara & Ferrara, lo Spallino, Cambiare, l’Unità, il manifesto, Avvenimenti, la Nuova Venezia, la Cronaca di Verona, Portici, Econerre, Italia 7, Gambero Rosso, Luci della città e tutti i compagni di strada


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)