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Da: Ufficio Stampa Lega

Ci sono scelte che sono desinate ad aprire una strada. Nella fattispecie, la decisione del sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, va nella direzione di anticipare i tempi per la riapertura delle attività commerciali di vicinato. «Il tessuto economico ferrarese – dice il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini – aveva bisogno di una boccata d’ossigeno e di ritrovare fiducia. La scelta coraggiosa del sindaco Fabbri è in linea con quello che la Città di Ferrara sta facendo in queste ultime settimane, sul fronte dell’agricoltura e dell’impresa, per esempio. Ci auguriamo che l’iniziativa estense possa essere “apripista” a livello regionale, condividendo con il presidente Bonaccini i tempi anticipati per la riapertura del commercio». Attività commerciali che sono ferme da tanto, troppo tempo, ma che non sono rimaste con le mani in mano, riorganizzando in questi ultimi giorni gli spazi, prevedendo percorsi di entrata e uscita dei clienti, pensando anche a soluzioni individualizzate di consegna a domicilio, in molti casi. «Del resto, Ferrara ha gestito saggiamente l’emergenza e lo dimostra il numero relativamente ridotto di contagi. Dunque, non si capisce per quale motivo non si possano riaprire i negozi l’11 maggio, osservando scrupolosamente tutte le misure di distanziamento sociale e utilizzando i dispositivi di sicurezza. I consumi delle famiglie – prosegue Bergamini – sono precipitati in modo preoccupante: è importante agire subito, per rimettere in moto l’economia della regione, che è la vita per i nostri cittadini». In conclusione, «Ci piacerebbe che Ferrara fosse il “caso-pilota” per iniziare a restituire il prima possibile ai sindaci la responsabilità delle loro scelte – conclude il consigliere del Carroccio – dal momento che sono loro la massima autorità sanitaria locale, ed a loro spetterebbe la decisione sulle riaperture. Chi meglio di loro conosce il territorio e la sua reazione all’epidemia? Mi sentirò col presidente Bonaccini e il sindaco Alan Fabbri in queste ore, allo scopo di attivarci in questo senso».

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