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Fabbri (LN): «Il presidente della Provincia fornisce risposte isteriche, a fronte delle legittime critiche dell’opposizione»

Articolo pubblicato il 26 Ottobre 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da Lega Nord Emilia-Romagna

«La proposta del presidente Tiziani Tagliani di affidare la delega sul bilancio alla consigliera d’opposizione Francesca Piacentini? Una risposta di tipo isterico, di fronte alle legittime critiche di chi ha a cuore la situazione delle strade e dei servizi provinciali». Il consigliere regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, bacchetta il presidente della Provincia, dopo l’ultima “boutade”: «Tagliani, evidentemente, non è abituato a ricevere critiche o semplicemente non vuole accettarle. Se alla richiesta dell’opposizione di avere maggior cura del patrimonio pubblico, la sua risposta stizzita è stata, più o meno: “Vieni tu, se sai fare meglio”. Non è questo il modo di amministrare un ente che, dopo la disastrosa riforma Delrio (dimostratati chiaramente un fallimento) è praticamente uscito dall’agenda politica, salvo mantenere competenze per le quali non ci sono risorse». Il primo riferimento in tal senso, ovviamente, va al “pessimo stato” delle strade provinciali: disseminate di buche, con rami degli alberi che cadono ad ogni folata di vento e segnaletica orizzontale in molti casi insufficiente. «Non è demagogico sottolineare che, nelle giornate di nebbia e gelo, il traffico deve essere messo in condizione di circolare in sicurezza – evidenzia Fabbri – e, a tale proposito, la risposta di un amministratore non dev’essere quella di scaricare sull’opposizione le responsabilità, ma prendersela con il suo partito: il Pd. Si impegni ad ottenere dai suoi vertici istituzionali un passo indietro, di fronte alla riforma Delrio, che ha declassato le Province ad enti di secondo livello. Oppure, più semplicemente, si apra un confronto per far sì che le risorse per la manutenzione di strade e patrimonio provinciale siano destinate a Regione o Comuni, in modo che si possa provvedere ad opere che sono necessarie ed urgenti».

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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PAESE REALE
di Piermaria Romani