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Fabbri (LN): “boom di figure dirigenziali in Er.go: la Regione chiarisca aspetti organizzativi e costi”

Articolo pubblicato il 8 Febbraio 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Ufficio stampa Lega Nord Emilia-Romagna

Bologna – Molte volte, la politica ha usato (con cognizione di causa o a sproposito) il termine “carrozzone”, per rappresentare, nell’immaginario collettivo, quelle organizzazioni a carattere o partecipazione pubblica che non brillano per trasparenza. Forse è esagerato utilizzare questo termine per parlare di Er.Go, Tuttavia, qualche dubbio sulla gestione di questa organizzazione, che si occupa di fornire servizi per studenti universitari, di istituti di alta formazione e neolaureati, è più che lecito. «Su di un totale di 132 dipendenti dell’azienda – attacca il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri – ben 28 di essi risultano come figure organizzative ad alta professionalità. In base alla determinazione regionale numero 259 dello scorso anno – continua – per loro si applicano le condizioni previste per i dirigenti della Regione ER, sia per la retribuzione che per il resto.» Oltre un quinto degli impiegati di Er.Go sono, dunque, funzionari. Non proprio una situazione equilibrata, insomma. «La cosa incredibile – sottolinea Fabbri – è che alcuni di questi dirigenti, secondo i prospetti indicati nelle varie determinazioni che riguardano Er.Go, non avrebbero alcun dipendente sotto la propria responsabilità.» Da qui, parte l’input per l’interrogazione all’Assemblea legislativa, che vede Fabbri come primo firmatario. «Alla luce delle logiche sul risparmio sulle spese del personale e sulla spesa pubblica in generale, si tratta di un’anomalia, e vorremmo capire dalla Giunta cosa ne pensa e se non ritenga spropositato il numero di dirigenti di Er.Go. In particolare, visti i tanti funzionari che non sono responsabili di alcun dipendente.» Alan Fabbri chiede che il direttore dell’azienda Er.Go vada a riferire in Assemblea legislativa, anche sulla possibilità, già prevista dalla determinazione regionale numero 257. Secondo la quale, si possono verificare: «diverse assegnazioni dei vari collaboratori del gruppo, sul piano organizzativo e funzionale dell’ente.»

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