Skip to main content

Fabbri (Lega Nord):”Carife, a Ferrara Renzi come Zelig. Ma gli azzerati non sono il pubblico di un film comico”

Articolo pubblicato il 10 Novembre 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da Lega Nord Emilia Romagna

“A Ferrara abbiamo assistito a un Renzi versione comico, ma gli azzerati non sono il pubblico di un film”. Alan Fabbri, capogruppo della Lega Nord in Regione, interviene dopo la ‘sortita’ estense del segretario Pd. “Mentre sosteneva che, ovviamente, i risparmiatori devono essere risarciti, Renzi ha difeso il suo decreto salvabanche. Beh, leggendo le sue dichiarazioni – racconta il consigliere – mi è tornato in mente il film Zelig, con Woody Allen nei panni di un personaggio che si trasformava a seconda delle situazioni in cui era. Un po’ come accaduto a Ferrara: mi chiedo come sia possibile rivendicare un provvedimento che puzza parecchio di incostituzionalità e che ha lasciato in braghe di tela migliaia di risparmiatori, ma contestualmente promettere che quei soldi in qualche modo torneranno indietro. Qui siamo ben oltre il trasformismo, siamo alle comiche”. Il capogruppo del Carroccio evidenzia quanto quello sulle banche sia soltanto “l’ennesimo inseguimento elettorale alle battaglie che noi della Lega portiamo avanti da anni. Peccato che la gente, si sa, tradizionalmente preferisca l’originale alla copia, più o meno brutta”. A tal proposito, Fabbri insiste sul proseguimento della “battaglia per i risparmiatori Carife. Dopo i risultati ottenuti in favore degli obbligazionisti, il mio obiettivo ora è ottenere ristoro per gli azionisti. La sentenza del tribunale, che chiama a risarcire la banca ponte acquisita da Bper, ha aperto una nuova strada, da percorrere fino in fondo. Anche perché, chiude Fabbri, “il teatrino della commissione d’inchiesta sulle banche non sta portando a nulla, come previsto. Solo con iniziative legali, come quelle che stiamo sostenendo sul territorio, la gente può ottenere giustizia e riavere i risparmi di una vita”.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Riceviamo e pubblichiamo



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani