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Fabbri e Vinci (ln): «Per fare crescere il movimento e’ indispensabile investire in formazione e conoscenza: la nostra scuola politica sara’ aperta a tutti i giovani»

Da Lega Nord

Cento (FERRARA), 01-07-’17.
«Un movimento che guarda al futuro non può rinunciare alla formazione delle nuove leve. Per questo, siamo aperti alle adesioni di tutti coloro che intendono acquisire nuove competenze, soprattutto pratiche, allo scopo di formare la classe politica del futuro.» Il segretario nazionale della Lega Nord Emilia, Gianluca Vinci, ed il capogruppo regionale del Carroccio, Alan Fabbri, descrivono così il progetto della terza edizione dell’Open Day; la Scuola di formazione politica della Ln, che andrà in scena a Cento il 5 luglio, alle ore 21. «Uno dei tanti tasselli – ricorda Vinci – che la Lega Nord sta mettendo a punto per il rafforzamento di una classe dirigente, che stiamo facendo crescere con iniziative simili in tutto il Paese, ed in particolare in Emilia. Una scuola – conclude il segretario nazionale leghista – che acquista maggior valore dopo le affermazioni della Lega a Piacenza, piuttosto che a Vignola ed a Terre del Reno.» Nuove responsabilità amministrative significa anche la necessità di crescere nuove leve. Per questo, l’iniziativa organizzata a Cento dal locale segretario della sezione del Carroccio, Elisabetta Giberti, con la collaborazione del commissario provinciale bolognese, Carlo Piastra, punta su nomi eccellenti, come quello dell’economista Armando Siri, per formare persone che sappiano coniugare contenuti e skills pratico-operativi. «La scuola è concepita su base triennale – dice Alan Fabbri – e si avvale di contributi che arrivano dal mondo dell’economia, del giornalismo e della politica. Lo scopo non è fare semplicemente “accademia” o filosofia, ma affinare capacità comunicative e relazionali.» In pratica, favorire la comunicazione attraverso l’uso di media e social-network, ma anche migliorando le relazioni interpersonali. In pratica, «una scuola pratico-politica», sottolinea Vinci, che «sarà aperta a tutti. Perché il futuro passa da qui.» Info: www.scuoladiformazionepolitica.it.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)