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Fabbri e Lombardi (Lega): “Corteo islamico a Portomaggiore: scelta politica grave e inopportuna e nessuno era stato avvisato”

Articolo pubblicato il 10 Dicembre 2018, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 3 minuti


Da: Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

“Inopportuna e grave la scelta del sindaco che senza nemmeno darne preavviso ha aperto le porte ad una manifestazione islamica che, proprio in periodo di festività natalizie, ha invaso le vie del centro di Portomaggiore. Il corteo che ha attraversato a sorpresa, domenica, le vie del paese non ha creato alcun dialogo, anzi proprio per l’invadenza con cui è stato proposto ha rischiato di ferire la sensibilità dei cittadini in quanto palesemente contrario alle nostre tradizioni. Nessuno era stato avvisato della manifestazione che tra l’altro, alla faccia dell’integrazione, ha fatto sfoggio di una delle più importanti discriminazioni della religione islamica: l’esclusione totale delle donne dai festeggiamenti. La nostra è una ferma condanna politica ad una esternazione che simboleggia soprattutto la volontà di prevaricare e di imporre le proprie regole e usanze tipica della religione musulmana”.

Così Alan Fabbri, capogruppo lega Nord in Regione Emilia Romagna einterviene dopo la manifestazione che domenica scorsa ha attraversato Portomaggiore

“Dare il via libera ad un corteo del genere, senza condividerne la scelta, e addirittura spacciarlo come un momento di dialogo interreligioso rende evidente ancora una volta le intenzioni del Pd in materia di sottomissione: Piegare la testa all’Islam e alle sue manifestazioni senza fissare paletti e pretendere nemmeno la minima integrazione è l’errore più grave della sinistra quello, che ha aperto fino ad oggi le porte ad una avanzata senza controllo dei musulmani con il rischio di arrivare a situazioni gravi ed ingestibili”.

Alla condanna di Fabbri si aggiunge quella del capogruppo Gianluca Lombardi: “Chiediamo ragione al sindaco di Portomaggiore di questa sua scelta non condivisa e lo invitiamo a non nascondersi dietro ad un dito fingendo di non aver dato importanza alla necessità di comunicare un evento che invece ha interessato la città e i cittadini turbando le sensibilità di tanti in un periodo sacro come il Natale”.

Davvero “il sindaco può dirsi soddisfatto dell’accaduto? Approva e concorda con la totale assenza di donne nel corteo dei festeggiamenti? E’ soddisfatto della scarsa trasparenza che contraddistingue le comunità musulmane del nostro territorio?”, incalza Lombardi “riteniamo che si tratti di una grave offesa ai cittadini messa in atto senza rispetto e con l’unica volontà di dimostrarsi proni ad accettare l’invasione culturale di una religione con cui peraltro non esiste alcuna forma di concordato”. Lombardi aggiunge anche che la lega “chiederà chiarezza sulle autorizzazioni comunali relative alla fonica considerato che uno degli aspetti più pesanti della manifestazione era proprio l’altissimo volume dei cori in lingua araba con i versetti che venivano scanditi senza che nessuno ne conoscesse il significato”. Il problema grave “è la comunicazione che è mancata completamente: tanti commercianti quando hanno visto questo corteo attraversare proprio le vie dl centro si sono spaventati e questo a causa del fatto che nessuno, nemmeno i consiglieri di minoranza erano a conoscenza di questo evento. Non è la prima volta che veniamo tenuti all’oscuro di aspetti molto importanti per il territorio e segnaliamo ancora una volta al sindaco quanto questo sia profondamente sbagliato e controproducente”.

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PAESE REALE
di Piermaria Romani