Europa Verde plaude al provvedimento del ministro Speranza.
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Comunicato Stampa Gruppo Europa Verde.
”Gli animali domestici curati con farmaci a uso umano”.
Dichiarazione di Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.
Ieri il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato un decreto che autorizza l’impiego anche per gli animali domestici dei farmaci «ad uso umano», oltre a quelli prodotti in modo specifico per scopi veterinari. Si tratta di un passaggio atteso da tempo dalle famiglie perché permetterà notevoli risparmi.
È un’opzione che avevo inserito in una mia risoluzione, approvata dall’Assemblea legislativa lo scorso ottobre, che impegnava la Giunta regionale a introdurre misure che favorissero l’adozione di cani e gatti presi da canili e gattili e a sollecitare il Governo affinché – oltre ad autorizzare l’impiego dei farmaci per le persone anche per gli animali d’affezione – prevedesse agevolazioni fiscali per le cure veterinarie e l’acquisto di alimenti veterinari, come l’abbassamento dell’aliquota IVA dal 22% al 4% sulle prestazioni veterinarie e sugli alimenti per animali e l’aumento della quota di detraibilità fiscale delle spese medico-veterinarie.
Sono quindi soddisfatta di questo primo passo del Governo nella direzione indicata da Europa Verde Emilia-Romagna. Si tuteleranno in particolare le famiglie indigenti o impoverite dalla crisi sulle quali il costo di mantenimento degli animali d’affezione pesa nell’economia familiare. Gli animali d’affezione, soprattutto nel periodo di lockdown, hanno confermato il loro già noto valore relazionale, soprattutto per chi vive da solo e dispone solo di una piccola pensione. Bisogna infatti considerare che gli animali da compagnia sono una componente rilevante del nostro sistema sociale: sono almeno 7 milioni i cani e 7,5 i gatti che vivono presso le famiglie italiane, ai quali si aggiungono circa 46 milioni di altri “pet” fra roditori, uccelli e pesci.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani