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Bologna, 01 febbraio 2022 – Il gruppo Europa Verde in Assemblea legislativa Emilia-Romagna ha presentato oggi un’interrogazione per chiedere chiarimenti sull’attività venatoria che si svolge all’interno di Boscoforte, una penisola valliva tra il territorio di Argenta e Comacchio, in provincia di Ferrara, entro il
perimetro del Parco del Delta del Po. Si tratta di un’area dunosa, formatasi in età etrusca, di grande  pregio naturalistico al cui interno vivono allo stato brado numerosi esemplari di cavalli ed è un luogo privilegiato per la sosta e la nidificazione di numerose specie di uccelli.
Nel 2008 l’allora sottosegretario della Giunta Alfredo Bertelli e la Società Bonifiche Valli Meridionali di
Comacchio S.p.A. (proprietaria della Penisola di Boscoforte) sottoscrissero un Protocollo d’intesa che
prevedeva la cessione a titolo gratuito al demanio regionale della parte meridionale di tale penisola, e
apriva la strada alla possibilità di modificare la zonizzazione del Parco del Delta del Po. Poco dopo, infatti, la parte settentrionale di Boscoforte (circa 70 ettari di superficie d’acqua), fino ad allora classificata come area protetta, fu trasformata in area contigua al Parco e come tale aperta alla  caccia. A fronte dell’intensificarsi dell’attività venatoria, nei giorni scorsi i volontari di CittadinanzAttiva Ferrara Comacchio hanno richiamato l’attenzione degli enti locali sui crescenti danni arrecati alle specie ornitiche.
Con l’interrogazione Europa Verde chiede alla Giunta regionale quando intenda perfezionare la donazione dell’area definita nel Protocollo del 2008, valutando anche l’opzione di acquisire l’intera penisola di Boscoforte per farla rientrare nell’area di Parco tutelata e interdetta alla caccia.
Nella risposta data in aula, il sottosegretario Davide Baruffi ha affermato che “riguardo al mancato perfezionamento della cessione gratuita al demanio regionale dell’area concordata nel protocollo d’intesa del 2008, si fa presente che il citato protocollo non ha alcuna cogenza in quanto non è stato mai approvato dalla Giunta regionale”.
“Il fatto che la Giunta regionale non ritenga vincolante il Protocollo del 2008 non avendolo mai approvato è quanto mai preoccupante e sorprendente visto che proprio l’applicazione di tale protocollo ha permesso nel 2008 la trasformazione della parte settentrionale di Boscoforte da area protetta ad area contigua al Parco, e come tale aperta alla caccia – commenta Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e Vicepresidente dell’Assemblea legislativa Emilia-Romagna –. Mentre è rimasta lettera morta l’altra parte dell’accordo, ovvero la donazione gratuita della parte meridionale della penisola al demanio regionale. Come Europa Verde riteniamo quindi necessario accelerare il perfezionamento della donazione al demanio regionale dell’area concordata con la proprietà. E, facendo un ulteriore passo in avanti per la tutela di questa area così pregiata, riteniamo opportuno che la Giunta valuti l’opzione dell’acquisizione dell’intera penisola di Boscoforte, al fine di ricomprendere entro i confini del Parco del Delta del Po anche la parte settentrionale, quella più preziosa dal punto vista naturalistico e oggi ancora in mani private, per sottoporla a tutela e al divieto di caccia. Continueremo a farci portavoce delle preoccupazioni di associazioni e cittadini sull’impatto dell’attività venatoria non solo in questa area di grande pregio naturalistico, ma ovunque nel territorio regionale”.

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