Europa. Fondo sociale europeo e politiche regionali per lo sviluppo e la coesione. Convegno a Bologna domani mercoledì 15 marzo
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Da ufficio stampa
Iniziativa nell’ambito dei 60 anni dall’istituzione del Fse e in occasione del Comitato di Sorveglianza
Bologna – Quale relazione intercorre tra investimento in competenze, coesione e sviluppo duraturo e sostenibile delle comunità? La formazione di capitale umano sempre più qualificato incide sulla trasformazione dei sistemi economici-produttivi? In che misura la programmazione del Fondo sociale europeo interviene in questi processi? Sono alcune delle domande attorno a cui si svilupperà il convegno “Capabilities: il Fondo sociale europeo e le politiche regionali per lo sviluppo e la coesione”, che si terrà a Bologna domani, mercoledì 15 marzo (9,30-13, Sala 20 maggio 2012 – Terza Torre, viale della Fiera 8), nell’ambito delle celebrazioni dei 60 anni dall’istituzione del Fondo sociale europeo.
In occasione del Comitato di sorveglianza che sancisce la conclusione della programmazione 2007/2013 e che ne presenterà gli esiti nel pomeriggio, e in fase di piena attuazione del Programma operativo regionale 2014/2020, l’iniziativa intende condividere una riflessione sul ruolo delle competenze nei processi di sviluppo.
Dopo la relazione introduttiva dell’assessore regionale al Coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, Patrizio Bianchi, parleranno di competenze e sviluppo Stefano Zamagni, docente di economia politica dell’Università di Bologna e Gilberto Antonelli, ordinario di Economia politica del dipartimento di Scienze economiche dell’Università di Bologna. Interverranno inoltre Valentina Remida, della Direzione generale Occupazione, affari sociali e inclusione della Commissione europea e Morena Diazzi, direttore generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa della Regione. Nella seconda parte della mattinata, nella tavola rotonda coordinata dal presidente della Commissione Cultura, scuola, formazione dell’Assemblea legislativa, Giuseppe Paruolo, interverranno Paola Cicognani, direttrice dell’Agenzia regionale per il Lavoro della Regione, Giuliano Guietti, presidente Ires Emilia-Romagna, Pierpaolo Prandi, dell’Ufficio studi di Confcooperative, Roberto Righetti, direttore operativo Ervet Spa e Luca Rossi, vice direttore Confindustria Emilia-Romagna.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani