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Quali esperienze di gestione dello Smart Working possono darci informazioni utili? Quali prospettive per la transizione dal lavoro agile emergenziale al lavoro agile ordinario? Quali contributi a tal fine dal Performance Management, dal Risk Management, dal Project Management?
Si cercherà di rispondere a queste domande nel convegno inaugurale della X edizione del Master PERF.ET dell’Università di Ferrara, in programma in diretta streaming venerdì 19 marzo dalle 10.00 alle 13.00.
“All’uscita dall’emergenza sanitaria ci troveremo di fronte a un ‘new normal’ – spiega Enrico Deidda Gagliardo, Direttore Scientifico del Master PERF.ET, del CERVAP (Centro di Ricerca sul Valore Pubblico) e Componente della Commissione tecnica dell’Osservatorio Nazionale del lavoro agile – Le amministrazioni si devono preparare accelerando e strutturando il cambiamento organizzativo, tecnologico, competenziale e logistico che hanno vissuto negli ultimi mesi, mettendo al centro delle attenzioni le lavoratrici, i lavoratori e l’utenza. Nulla sarà come prima, il futuro è oggi, nelle mani delle amministrazioni più coraggiose e lungimiranti, che sapranno trasformare queste sfide in una straordinaria opportunità di miglioramento”.
La prima parte dell’evento sarà incentrata sull’analisi delle esperienze e delle prospettive dello smart working, attraverso lo sguardo privilegiato della Commissione Tecnica dell’Osservatorio nazionale del lavoro agile, dell’Osservatorio dello Smart Working, della Regione Emilia-Romagna e del Progetto VeLA.
La seconda parte del convegno sarà invece dedicata a come trasformare questo nuovo approccio al lavoro agile in nuove realtà utili al miglioramento del benessere dei cittadini e dei dipendenti pubblici, progettando nuovi modelli organizzativi basati sui processi, nuove tecnologie a supporto della semplificazione, nuove competenze di tipo trasversale, nuovi modi di co-gestire gli spazi. Saranno analizzate inoltre le modalità più adeguate per programmare le performance attese tramite il POLA (Piano Organizzativo del Lavoro Agile) e per gestire i rischi connessi alle criticità tecnologiche, organizzative, competenziali, psicologiche, relazionali, comunicative.

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