Eros e finzione Con-Sacro. Personale di Nino Vincenzi
da: galleria espositiva Liceo Artistico Dosso Dossi
Inaugura Venerdì 24 Aprile alle ore 17.00 presso la Sala Espositiva del Liceo Artistico Dosso Dossi in via Bersaglierei del Po 25b la nuova personale dell’artista Nino Vincenzi
Nelle sue opere, scrive Marco Murano: “Nino ha sondato a lungo il mistero della parola, la cui bellezza si rivela solo nella contemplazione lirica delle cose. Il silenzio operante dello sguardo dell’artista che vede, immagina e crea è infatti il più vicino al silenzio divino degli animali, al silenzio immenso della natura. Vincenzi fissa lo sguardo sull’origine e vede (quanti occhi nelle sue visioni) pietre, pietre, pietre, creature in volo, l’immensità dei deserti, il rumore del mare, lune calanti o crescenti moltiplicate nel cielo, antichi templi in rovina, scale interrotte, corpi che sono abiti, abiti che sono nature vive, scrigni, grembi, incantevoli donne-enigma. Tutte nascono da una meditazione che ha al centro la contemplazione della parola e il vasto meraviglioso tacere della vita che si rinnova. Le opere di Vincenzi sono dunque enigmi, rebus perfino (con tutta l’ironia di cui egli è capace): un mondo il cui il senso è fuggito, oppure un mondo in cui la finzione è finalmente smascherata e si rivela come è stato e sarà senza l’uomo. La suprema finzione dell’arte è tutt’uno con l’essenza del libro-uomo e della vita stessa (…). Il demone Eros accende la mano e non dà tregua. Siamo nel viluppo del sacro, in un dialogo e perfino in una immersione continua con l’immanenza di Dio (…).”
In mostra fino al 3 Maggio, da domenica a venerdì (giovedì escluso) dalle 17.00 alle 19.00, sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00.
Per informazioni o prenotare una visita al di fuori degli orari di apertura, tel. 0425 82318 | 349 4391032.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)