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Da: Ufficio Stampa, Comunicazione Istituzionale e Digitale Università di Ferrara

Unife unica tra le Università dell’Emilia-Romagna.
Vincente l’idea innovativa di applicare la ricerca sul ruolo della proteina PML,
già identificata nei tumori, nell’infiammazione connessa a malattie come sclerosi multipla ed epilessia.

È Unife l’unico Ateneo dell’Emilia-Romagna a essersi aggiudicato uno degli ambitissimi Erc Starting Grant, i finanziamenti europei che premiano i giovani ricercatori impegnati in ricerche di frontiera. L’importante riconoscimento è stato vinto da Carlotta Giorgi, a conferma di una ricerca vincente che ha già riscosso negli anni il supporto di Airc. Mamma di cinque bambini, in prima linea da anni nella lotta al cancro, Carlotta Giorgi è stata scelta lo scorso maggio come testimonial della campagna “L’Azalea della Ricerca”. Docente a Unife, conduce le sue ricerche tra l’Ateneo estense, il Cancer Center delle Hawaii e laboratori di ricerca a New York, Boston e Philadelphia.
Grazie all’Erc Starting Grant, del valore di 1,5 milioni di euro per un periodo di 5 anni, potrà sviluppare il progetto “Promyelocytic leukemia protein (Pml) outside the tumor: a new player in the control of inflammation” presso l’Università di Ferrara. “La grande innovazione che abbiamo proposto è quella di studiare come una proteina finora associata unicamente ai tumori possa essere coinvolta anche in altre patologie che non siano tumorali, dal momento che regola l’infiammazione da compartimenti come reticolo endoplasmatico e mitocondri che sono da tempo il mio principale oggetto di studio”, spiega Giorgi.
Lo scopo del progetto è osservare il comportamento dell’oncosoppressore Pml, e cioè di una proteina-freno identificata nei tumori come fondamentale per la risposta infiammatoria dell’organismo, anche in altre malattie strettamente correlate all’infiammazione, quali l’ictus ischemico e le patologie neurodegenerative. Studiando questa proteina sarà possibile identificare nuovi target farmaceutici che agiscano in maniera mirata su questo tipo di infiammazione.
Le ricerche si svolgeranno presso il Complesso per la Didattica e la Ricerca dell’Università di Ferrara (Cubo), in collaborazione con altri Docenti del Dipartimento di Morfologia, Chirurgia e Medicina Sperimentale, con l’ospedale Sant’Anna di Ferrara, che fornirà i campioni di pazienti e con il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche di Unife, che aiuterà nello sviluppo di nuove molecole mirate contro l’infiammazione Pml-mediata. Saranno coinvolti inoltre docenti del Dipartimento di Scienze Mediche di Unife, che si occuperanno di fornire un modello patologico dell’epilessia e un team in Germania di esperti di ictus, che metteranno a disposizione il proprio database clinico.
“In questa fase testeremo le nostre ricerche sui campioni dei pazienti, ma il prossimo step, se i risultati ci danno ragione, sarà testare direttamente sul paziente, e sarà determinante.”, precisa Carlotta Giorgi, che ha inoltre istituito un comitato scientifico per supervisionare il progetto e fornire consulenze, composto da cinque esperti tra cui il premio Nobel Bruce Beutler, scopritore di uno dei mediatori più importanti dell’infiammazione.
L’Erc è il primo ente finanziatore della Comunità europea e finanzia ogni anno i migliori ricercatori provenienti da tutto il mondo per sviluppare in Europa progetti di ricerca d’avanguardia nel campo delle scienze biologiche, dell’ingegneria e scienze fisiche e degli studi umanistici e scienze sociali. Quest’anno, dei 408 ricercatori selezionati, provenienti da 51 paesi in tutto il mondo, solo 37 sono italiani e soltanto 18 progetti si svolgeranno presso istituzioni italiane, di cui l’Università di Ferrara è l’unico Ateneo in Emilia-Romagna.

Un breve profilo di Carlotta Giorgi:
Carlotta Giorgi è Professore Associato di Patologia Generale presso l’Università di Ferrara.
Mantovana di origine, si laurea nel 2002 presso l’Università di Bologna, con una tesi sul differenziamento di cellule staminali mesenchimali, condotta nel laboratorio del Prof. Giovanni Abatangelo (Università di Padova) e sotto la supervisione del Prof. Gian Paolo Bagnara (Università di Bologna).
In seguito, la Prof.ssa Giorgi inizia a lavorare nel laboratorio del Prof. Rosario Rizzuto (Università di Ferrara, oggi Rettore dell’Università di Padova), occupandosi dello sviluppo di nuovi biosensori cellulari che permettono il deposito di brevetti sia a livello nazionale che internazionale (MI2004A000598, PCT/IB2005/000795) e la fondazione di una spin-off biotecnologica (Aequotech s.r.l. della quale la Dr.ssa Giorgi è stata co-fondatrice insieme ai Prof. Tullio Pozzan, Rosario Rizzuto, Marisa Brini, Paolo Pinton).
Nel gennaio 2006 inizia un programma di dottorato internazionale di ricerca in Medicina Molecolare presso l’Università Vita-Salute e Istituto Scientifico San Raffaele, durante il quale trascorre diversi periodi di ricerca all’estero tra New York e Boston. L’incontro negli Usa con il Prof. Pier Paolo Pandolfi le permette di iniziare i suoi studi in campo oncologico in particolare su una “proteina freno” della moltiplicazione delle cellule tumorali, chiamata Pml.
Nelle leucemie e nei cosiddetti tumori big killer (tumore prostata, polmoni, colon e seno) le cellule tumorali perdono questa proteina-freno e si rafforzano: non solo si moltiplicano in modo incontrollato, ma risultano resistenti alla chemioterapia.
Durante le sue ricerche la Prof.ssa Giorgi, grazie anche a lunghi periodi trascorsi negli USA nei più importanti centri di ricerca, tra i quali la New York University nei laboratori del Prof. Michele Pagano e il Cancer Center di Honolulu nei laboratori del Prof. Michele Carbone, riesce a identificare i meccanismi molecolari alla base del malfunzionamento di questa proteina in vari tumori pubblicando le sue scoperte sulle più prestigiose riviste scientifiche (come Science e Nature).
Come riconoscimento ai suoi studi nel 2011 riceve il premio “Nicolò Copernico” per le Scienze Biomediche e nel 2017 il Presidente della Repubblica le conferisce il prestigioso premio Antonio Feltrinelli promosso dall’Accademia Nazionale dei Lincei come migliore giovane ricercatrice italiana per la Medicina.
Oggi la Prof.ssa Giorgi, coordina un suo gruppo di ricerca, finanziato da vari enti tra cui il Ministero della Salute, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc) e l’European Research Council (Erc) (finanziamento che non era mai stato vinto a Ferrara prima). In collaborazione con vari gruppi di Eccellenza di Unife e dell’Ospedale di Cona sta sviluppando nuove terapie sperimentali in particolare contro i big killer tumorali, pronte per essere testate su pazienti in imminenti trials clinici.
Infine, a dimostrazione di come attività professionale e famiglia non siano inconciliabili per una donna, è anche mamma di cinque figli.

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