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Era nucleare

Tempo di lettura: 2 minuti

26 aprile 1986: durante un test di sicurezza, alle ore 1:23:44 (ora locale) nella centrale nucleare V.I. Lenin vicino Černobyl’ il reattore numero 4 esplode.
Non si è trattato di esplosioni di tipo nucleare, ma di una liberazione di vapore surriscaldato ad altissima pressione che ha fatto saltare in aria il pesante disco di copertura, oltre 1000 tonnellate, che chiudeva il cilindro ermetico contenente il nocciolo del reattore. All’esplosione del contenitore è seguito il violento incendio della grafite contenuta nel nocciolo, che in alcune ore ha disperso nell’atmosfera una enorme quantità di isotopi radioattivi, i prodotti di reazione fossili contenuti all’interno. Una nuvola di materiale radioattivo è fuoriuscita dal reattore ricadendo su vaste aree intorno alla centrale, contaminandole pesantemente e rendendo necessaria l’evacuazione e il reinsediamento in altre zone di circa 336.000 persone.
Il disastro di Černobyl’ è stato il primo incidente nucleare a essere stato classificato come livello 7, il massimo livello della scala INES degli incidenti nucleari.
Le sue conseguenze sociali e sanitarie sull’ambiente e sulle persone sono ancora oggi difficilmente stimabili.

Hubert_Reeves
Hubert Reeves

L’uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile. Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando. (Hubert Reeves)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

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Federica Pezzoli



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)