Energia, riqualificazione degli edifici: in Emilia-Romagna spesi oltre 2 miliardi in 5 anni
Tempo di lettura: 3 minuti
da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
Oggi il punto sulla situazione nell’appuntamento con il percorso partecipato che porterà alla definizione del nuovo Piano energetico dell’Emilia-Romagna. Il 12,5% degli edifici in regione è stato oggetto di interventi, la media nazionale è dell’8,5%. Dal 2008 al 2013, grazie agli interventi, risparmiati 1,1 milioni di kilowatt ora. L’assessore Costi: “Un tema strategico che tocca direttamente i cittadini. Gli incentivi vanno affiancati dagli interventi dei privati”.
Bologna – Supera i 2 miliardi di euro le spesa complessiva sostenuta in Emilia-Romagna dal 2008 al 2013 per interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Un insieme di investimenti che ha permesso di migliorare le prestazioni energetiche, aumentare i risparmi, ridurre le emissioni, riguardando il 12,5% degli edifici contro una media italiana che si ferma all’8,5%. Gli interventi hanno infatti reso possibile un risparmio di oltre 1,1 milioni di kilowatt ora in cinque anni, per un settore, quello residenziale, che consuma il 25% dell’energia complessiva utilizzata in Emilia-Romagna.
Sono alcuni dei temi affrontati oggi nell’appuntamento con il percorso partecipato che porterà alla definizione del nuovo Piano energetico dell’Emilia-Romagna.
«Il primo tema è che questa sfida sull’edilizia privata riguarda il cittadino – ha detto Palma Costi, assessore alle Attività produttive e Piano energetico della Regione Emilia-Romagna – che deve essere messo nella condizione di comprendere, aprendo una grande campagna di informazione supportata da dati ed elementi. L’altro tema riguarda le regole, che ci sono e vengono applicate. Gli incentivi pubblici ci sono e ci saranno, con risultati importanti ma non saranno sufficienti per sostenere un processo di riconversione come quello che stiamo immaginando. C’è bisogno del mercato e del protagonismo dei privati».
Dal loro avvio gli incentivi fiscali hanno rappresentato uno strumento per favorire investimenti nel settore edilizio per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici esistenti.
In Emilia-Romagna la maggior parte degli immobili interessati da interventi di riqualificazione energetica sono di tipo residenziale; nel 2013 rappresentavano il 94%.
Nel 2013 gli edifici oggetto di intervento sono principalmente edifici costruiti tra gli anni 1961 – 1982, pari al 50% sul totale degli immobili; a seguire gli immobili costruiti tra il 1946 e il 1960 pari al 21%. Tra il 2008 e il 2013 in Emilia Romagna la spesa totale sostenuta la riqualificazione energetica è stata pari a 2.201.044.865 di euro; nel 2013 sono stati spesi 430.554.419 euro.
La normativa prevede dal 2009 l’obbligo di redazione dell’Attestato di prestazione energetica (Ape) per gli edifici di nuova costruzione, per gli edifici oggetto di compravendita e di locazione. L’introduzione della nuova normativa ha comportato la progressiva estensione della procedura di certificazione energetica sul patrimonio edilizio regionale, in particolare degli edifici con destinazione residenziale che ne costituiscono la maggior parte.
A fine 2015 risultano così depositati 680.113 Attestati di prestazione energetica; di questi 69.953 sono relativi ad edifici o unità immobiliari di nuova costruzione (pari al 10,29 % degli APE emessi) e 575.541 riguardano edifici residenziali. I soggetti certificatori accreditati in Emilia Romagna sono 9.601 di cui 183 “Enti pubblici/societa`”: di questi, 7.932 (82,6%) risiedono sul territorio regionale.
Sostieni periscopio!
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it