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da: Associazione Italiana Agenti e Ufficiali di Polizia Provinciale (AIPP)

Nella seduta del 10/2/2016 la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ha approvato un emendamento al ddl 3119 c.d. : “Collegato agricoltura alla legge di stabilità” , per inasprire le sanzioni sia penali (arresto/ammenda) e che amministrative circa le violazioni più gravi in materia di pesca in acque interne.
Il testo ora deve passare in aula a Montecitorio e poi tornare in terza lettura al Senato.

Resteranno di competenza del giudice penale reati contravvenzionali come la pesca con la corrente, con l’uso di esplosivi o sostanze tossiche, com ammende aumentate di importo (da 2.000 a 12.000 euro);
per l’uso in acque interne di reti o altri attrezzi professionali in aree non consentite o da parte di soggetti privi di licenza a scopo professionale saranno previste sanzioni amministrative da 1.000 a 6.000 euro, oltre ad un risarcimento di 20 euro a capo pescato.
Previsti per i casi più gravi anche la confisca dei mezzi di trasporto del pescato e dei natanti utilizzati.

In attesa della definitiva approvazione della disposizione, dopo gli ultimi passaggi parlamentari nel corso dei prossimi mesi, l’AIPP (Associazione Italiana Agenti ed Ufficiali di Polizia Provinciale), esprime comunque una valutazione positiva del testo,
affinché si possa disporre di strumenti di contrasto maggiormente deterrenti, rispetto ad oggi, nei confronti della pesca di frodo in fiumi e laghi, con particolare riguardo al fenomeno del bracconaggio con uso di corrente elettrica e sostanze nocive nei maggiori corsi d’acqua e bacini interni.

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