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Educazione ai media e cittadinanza attiva: al via il 26 novembre la serie di laboratori dal titolo ‘Talk, Talk GAD. Tutta la città ascolta’

Articolo pubblicato il 25 Novembre 2019, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Organizzatori

Cosa significa GAD? E cosa sappiamo di questo quartiere? Con “GAD: cosa ne so, cosa ne penso”, al via martedì 26 novembre il primo di una serie di laboratori didattici dal titolo “Talk, Talk GAD. Tutta la città ascolta”, volta all’educazione ai media, cittadinanza attiva e coesione sociale. Promossi da Ufficio Sicurezza Urbana e Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Centro Mediazione Ferrara e Consorzio Factory Grisù, gli incontri – che coinvolgono svariate classi delle scuole superiori cittadine – sono parte del più ampio progetto “Il Giardino del mondo Fase II” che sarà presentato a breve alla stampa nella sua totalità.

Cosa significa GAD? E cosa sappiamo di questo quartiere? Con “GAD: cosa ne so, cosa ne penso”, al via martedì 26 novembre (dalle ore 8.10 alle ore 10.10) il primo di quattro laboratori didattici dal titolo “Talk, Talk GAD. Tutta la città ascolta”, promossi da Ufficio Sicurezza Urbana e Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Centro Mediazione Ferrara e Consorzio Factory Grisù.
Rivolta agli studenti degli ultimi anni delle scuole secondarie superiori di Ferrara, la serie “Talk, Talk GAD” propone un articolato percorso di educazione ai media, cittadinanza attiva e coesione sociale. Essa è parte integrante del più ampio progetto “Il Giardino del mondo Fase II” (naturale evoluzione dell’omonimo e precedente “Il Giardino del mondo”) che sarà presentato a breve alla stampa nella sua totalità.
Questo primo laboratorio, che coinvolge gli studenti della V H del Liceo Scientifico “A. Roiti” coordinati dal professor Andrea Celeghini, mira alla stesura di una prima descrizione del quartiere GAD, partendo proprio dalle conoscenze, opinioni, timori, preconcetti e convinzioni dei ragazzi. Nella concezione che vede la sicurezza come sicurezza dei luoghi e delle relazioni, la conoscenza e la capacità di lettura della realtà e dei fenomeni che si manifestano in questa area cittadina sono elementi importanti per comprendere l’intero contesto in cui si vive, per affrontare eventuali vissuti individuali connessi alla sicurezza, ai conflitti e al disordine urbano e per non osteggiare pratiche spontanee di cittadinanza attiva e consapevole.
Oltre al Liceo “A. Roiti”, hanno aderito all’iniziativa l’IPSSAR Orio Vergani, l’Istituto Tecnico e Professionale Agrario F.lli Navarra ed il Liceo “L. Ariosto”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani