Edilizia: a Ferrara in cantiere si muore anche di domenica
Da Fillea Cgil
Nel giorno che dovrebbe essere dedicato al riposo, l’operaio edile Giuseppe Fiore cade dal balcone e muore sul colpo, un incidente mortale dovuto ancora all’ennesima caduta dall’alto.
Si ripete drammaticamente un evento che non è dovuto alla pandemia ma con essa convive, insieme a molti altri pericoli con cui i lavoratori edili fanno i conti. La domanda viene spontanea: come stava lavorando, le norme sulla sicurezza erano rispettate? Aspettiamo gli esiti dell’indagine degli organi ispettivi per avere informazioni più dettagliate.
Giuseppe era un operaio esperto e competente ma questo di per sé non lo ha reso immune dai rischi.
E’ la prevenzione difatti, che riduce le probabilità di subire infortuni.
La prevenzione va adottata con misure concrete, che stabiliscono come deve essere svolta la prestazione di lavoro.
Il sindacato vuole esprimere solidarietà e vicinanza alla memoria di Giuseppe e ai suoi familiari, ma anche chiedere che venga accertata la responsabilità di chi aveva il compito di vigilare.
I dati a livello nazionale degli incidenti sono in aumento, dal monitoraggio si evidenziano 32 incidenti fatali nei primi due mesi del 2021 contro i 12 dello stesso periodo 2020: il 170% in più rispetto all’anno scorso.
Come sempre, nei cantieri italiani, si muore soprattutto per caduta dall’alto (48%) e travolti da materiali (26%). Nel 33% dei casi i lavoratori erano totalmente o parzialmente irregolari; erano il 25% (4 casi su 12) nello stesso periodo 2020. E a preoccupare è anche l’età dei deceduti, sempre più anziani: il 43% delle vittime è tra i 40 ed i 60 anni, un altro 43% è di over 60, di cui 3 ultrasettantenni.
Nonostante il nostro grande impegno sulla sicurezza, è evidente che c’è un problema. Non è possibile che lavoratori così anziani si trovino a lavorare sui tetti o sulle impalcature.
Come ribadito dal Sindacato anche nell’ultimo seminario organizzato dal Comitato Consultivo Provinciale Inail Ferrara “I giovedì della prevenzione” c’è un problema diffuso di illegalità, la legalità e la sicurezza nei cantieri sono due facce della stessa medaglia.
In quest’ottica si chiede uno sforzo di collaborazione a tutti gli enti di controllo, per affrontare tutti insieme questa diffusa mancanza di rispetto delle regole di sicurezza e impedire ulteriori morti nei cantieri.
Ferrara, 9 marzo 2021

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)