Ecobonus 110%: pressioni delle ditte edili sui condomini
A conclusione del discorso l’incaricato della ditta faceva pressioni sui partecipanti dicendo loro che se non approvavano subito gli interventi di riqualificazione energetica la suddetta ditta non avrebbe svolto i lavori.
In conclusione i condomini, per paura di perdere la possibilità di avvalersi di una situazione vantaggiosa, approvavano i lavori con le seguenti modalità riportate nel verbale dell’assemblea: “all’unanimità si delibera e si autorizza l’amministratore……..a firmare tutti gli atti e contratti necessari ciò al fine di eseguire i lavori di miglioramento energetico per poter ottenere l’ecobonus con la detrazione fiscale del 110% con cessione del credito o sconto in fattura nominandolo Responsabile dei Lavori. L’amministratore contestualmente accetta tale nomina. All’unanimità l’assemblea delibera che l’amministratore è autorizzato a firmare il contratto di appalto dei lavori con la ditta…….”.
I condomini, nel caso questione, con pressioni, sono stati indotti ad autorizzare l’amministratore a firmare i contratti senza che gli stessi ne abbiano avuto prima una copia del testo. Di conseguenza i condomini, in questo modo, sono stati impossibilitati ad analizzare il contenuto dei contratti prima di votare per la loro approvazione.
- Una prima assemblea informativa,;
- L’invio a tutti i condomini di tutti i documenti per gli incarichi conclusivi;
- Una seconda assemblea condominiale per le delibere inerenti all’approvazione dei lavori, del contratto di cessione, del contratto di appalto e degli incarichi professionali.
Pochi giorni dopo l’assemblea la predetta ditta edile, tramite l’amministratore condominiale, ha inviato a tutti i condomini il modulo raccolta dati e consenso per la fornitura e l’installazione di infissi e caldaie per il miglioramento energetico all’interno dei singoli appartamenti. Tale modulo veniva accompagnato da una lettera che recava la seguente avvertenza: “Si allega alla presente il modulo di comunicazione dati, da compilare, e restituire all’amministratore entro tre giorni dal ricevimento. Nel caso i dati non ci pervengano entro tale data o siano incompleti non sarà possibile fare i lavori di cui all’oggetto“.
Anche in quest’ultimo caso i condomini hanno subito pressioni da parte della ditta, con addirittura la minaccia di non effettuare i lavori, per indurli a dare, entro 3 giorni dal ricevimento della comunicazione, l’autorizzazione allo svolgimento nelle singole abitazioni degli interventi cosiddetti “trainati” per la sostituzione di infissi e caldaie in assenza però di un contratto stipulato tra il singolo condomino e la ditta.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)