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Da: Organizzatori

“Priorità assoluta: riaprire le scuole, pianificare il dopo-emergenza, coinvolgere le donne”. Ecco le richieste delle imprenditrici di Cna: “le donne stanno pagando il prezzo più alto”

Avviare subito un processo di riorganizzazione che permetta alle scuole di riaprire in piena sicurezza a settembre. Favorire la riapertura dei centri estivi e di altre forme di aggregazione rivolte ai giovani e all’infanzia. Ripensare il trasporto pubblico in vista delle nuove esigenze che sorgeranno alla riapertura delle scuole, favorendo anche la mobilità alternativa. Supportare le donne (imprenditrici, lavoratrici autonome e dipendenti) durante la fase di ripartenza. Creare tavoli di lavoro coordinati a livello provinciale, per analizzare queste problematiche e affrontarle.

Sono le principali richieste che le imprenditrici di Cna Impresa Donna Ferrara rivolgono alle istituzioni, al mondo scolastico ed educativo, alla società.

“Le donne imprenditrici e lavoratrici autonome, in questa difficile fase di emergenza, hanno sostenuto carichi pesantissimi – spiega la presidente di Cna Impresa Donna, Jessica Morelli – La loro attività imprenditoriale da gestire, la famiglia da curare, i figli da seguire e sostenere, i legami sociali e educativi da mantenere in vita, i membri anziani della famiglia da tutelare e proteggere. Nonostante questo, le donne hanno pochissima voce in capitolo nelle decisioni sul futuro post-emergenza, sulla cosiddetta Fase 2. Per questo abbiamo deciso di dar voce al nostro appello e avanzare una serie di proposte”.

La conciliazione tra tempi di lavoro e di gestione della famiglia è una priorità che non si può trascurare oltre: “abbiamo fatto grandi passi avanti negli ultimi anni – spiega Jessica Morelli – ora, in emergenza, servono soluzioni nuove per non tornare indietro”.

Tra i punti indicati come prioritari da Cna Impresa Donna c’è sicuramente la riapertura in sicurezza delle scuole e degli spazi educativi e di aggregazione: “Non si tratta di trovare un parcheggio per bambini e ragazzi, questo va precisato – spiega Jessica Morelli – Si tratta di prendere atto che la segregazione forzata di queste settimane, le lunghe giornate da soli, l’isolamento sociale, stanno creando grossi problemi psicologici ai nostri figli. Per questo bisogna intervenire creando spazi di aggregazione e istruzione sicuri e fruibili: senza escludere l’utilizzo in parallelo della didattica a distanza e della didattica in presenza”.

Una priorità assoluta, la riapertura delle scuole e degli spazi educativi, che ne porta con sé altre: “La riorganizzazione del trasporto, pubblico e privato, è una di queste: bisogna prevedere il sostegno a forme di mobilità alternative, dalla bicicletta al ‘piedibus’. Un’altra priorità è garantire dispositivi di protezione individuale per tutti, e i necessari test per gli operatori della scuola e degli altri centri di aggregazione e istruzione.”

Conclude Jessica Morelli: “La parola chiave è: programmare, insieme, da subito. Solo se iniziamo subito a lavorare, creando linee guida condivise, le scuole a settembre potranno riaprire in sicurezza. Altrimenti ci troveremo a rimpiangere l’ennesima occasione perduta”.​

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CNA FERRARA



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