Ecco gli esperti del Comitato Scientifico del Meis
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Da: Meis
Si è insediato il Comitato Scientifico del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, costituito da autorevoli esperti in materia di ebraismo, museologia, beni culturali, ricerca storica, sociologia, dialogo inter-religioso e comunicazione. Come hanno spiegato il Presidente del MEIS, Dario Disegni, e il Direttore, Simonetta Della Seta, il ruolo del Comitato è quello di sostenere il nascente Museo con contributi originali e altamente qualificati, che consentano di svolgere appieno la missione di diffondere la conoscenza, presso il vasto pubblico, della bimillenaria esperienza ebraica in Italia, nonché di essere un luogo aperto e inclusivo, che promuova i valori del dialogo e dell’incontro tra culture.
Di grande prestigio ed esperienza le figure chiamate a comporre il Comitato Scientifico, che hanno potuto visitare il cantiere del MEIS e hanno avuto uno scambio a tutto campo sull’identità del futuro Museo. Ecco chi sono:
Donatella Calabi, già docente di ‘Storia della città e del territorio’ e pro-rettore dell’Università IUAV di Venezia fino al 2014; curatrice della mostra ‘Venezia, gli ebrei e l’Europa. 1516-2016’; membro del comitato delle celebrazioni dei 500 anni del ghetto di Venezia
Enzo Campelli, Professore ordinario presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma, autore di ricerche e sondaggi sull’ebraismo e sull’atteggiamento degli italiani nei confronti degli ebrei
Rav Luciano Caro, Rabbino Capo della Comunità ebraica di Ferrara
Tania Cohen Uzielli, Capo dei Servizi Curatoriali del Museo d’Israele a Gerusalemme
Manuela Consonni, storica e studiosa della memoria, Direttore del Vidal Sassoon International Centre for the Study of Antisemitism (SICSA) dell’Università Ebraica Gerusalemme
Rav Roberto Della Rocca, Direttore del Dipartimento dell’Educazione e della Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) e Direttore artistico del festival Jewish in the City a Milano
Alain Elkann, autore, intellettuale, giornalista. Insegna letteratura italiana presso la University of Pennsylvania, University of Oxford, University of Columbia, University of Jerusalem, Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) di Milano. Presidente della Fondazione per l’Arte e cultura italiana (FIAC) di New York
Aldo Grasso, editorialista del Corriere della Sera, critico televisivo, professore di comunicazione e direttore del Centro di Ricerca Sulla Televisione e Gli Audiovisivi (Ce.R.T.A.) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nonché membro del Consiglio di Amministrazione del Centro Sperimentale di Cinematografia
Saul Meghnagi, esperto di pedagogia e sociologia, Direttore Scientifico dell’Associazione di Cultura Ebraica Hans Jonas; membro del Consiglio dell’UCEI; Direttore della collana Ebraismo e Modernità del Gruppo Editoriale Bonanno
Alberto Melloni, storico, esperto di storia del Cristianesimo, docente presso il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia con cattedra Unesco sul Pluralismo delle Religioni, dirige la Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII (FSCIRE) di Bologna. È anche Consigliere del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Paolo Mieli, storico ed editorialista. Già direttore di quotidiani nazionali come La Stampa e il Corriere della Sera. Per molti anni a capo della casa editrice Rizzoli. Ora membro del Consiglio di Amministrazione di Mondadori
Mauro Perani, Professore ordinario presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna. Coordina il Progetto ‘Ghenizà Italiana’ ed è a capo della Associazione Italiana per lo studio del Giudaismo (AISG)
Michele Sarfatti, già direttore del CDEC di Milano; è membro della delegazione italiana presso l’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA) ed è esperto in Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo
Rav Amedeo Spagnoletto, Rabbino, Sofer (scriba), esperto internazionale di manoscritti ebraici e docente presso il Collegio Rabbinico Italiano.

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani