E sono 18: i “cappellacci di zucca ferraresi” nell’olimpo dei prodotti di qualità
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da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara
Prodotti DOP e IGP: il 16 marzo l’evento voluto dalla Camera di commercio per ribadire la leadership della provincia di Ferrara nel settore delle produzioni a qualità certificata.
L’IGP del classico della cucina ferrarese registrata dall’Unione Europea.
E’ di poche ore fa la notizia della pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale della Unione Europea, del regolamento n. 164/2016 di registrazione della IGP “Cappellacci di zucca ferraresi”, che entrerà in vigore tra venti giorni. Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio, esprime grande soddisfazione per il riconoscimento ottenuto da un classico della cucina ferrarese ed elogia il lavoro di quanti, artigianalmente o in modo industriale, contribuiscono quotidianamente a far conoscere ed apprezzare uno dei prodotti più tipici del nostro territorio. Con un volume prodotto pari a 1,27 milioni di tonnellate, di cui oltre un terzo esportato per un valore pari a circa 2,4 miliardi di euro in aumento del 5% su base annua ed un fatturato alla produzione di 6,6 miliardi di euro, ed al consumo di circa di 13 miliardi di euro, l’Italia rimane leader mondiale del comparto per numero di produzioni certificate. Un comparto – evidenzia la Camera di commercio – che garantisce la qualità anche attraverso i 120 Consorzi di tutela riconosciuti dal Ministero, 48 Organismi di Certificazione autorizzati, per un complessivo numero di oltre 60.600 visite ispettive e 75.700 controlli analitici.
I primi cenni ai “Cappellacci di zucca ferraresi” si ritrovano proprio nei ricettari rinascimentali degli scalchi al servizio della famiglia d’Este di Ferrara che governò la città dal 1186 al 1597. Nel 1584, in particolare, fu pubblicato “Dello Scalco”1, il ricettario di Giovan Battista Rossetti, cuoco presso la corte del duca Alfonso II d’Este. Proprio qui si ritrovano i primi riferimenti ad una preparazione di pasta con la zucca. Gli ingredienti sono gli stessi della ricetta attuale se non fosse per l’aggiunta di alcune spezie, come lo zenzero ed il pepe, oggi cadute in disuso ma all’epoca particolarmente diffuse.
Fervono, intanto, in Camera di commercio i preparativi per il grande evento del 16 marzo prossimo con l’obiettivo di valorizzare al meglio, attraverso azioni coordinate e strategiche, una ricchezza, quella agroalimentare, che crea valore dal punto di vista culturale, sociale ed economico, cui si aggiunge l’effetto generato dal connubio ormai inscindibile turismo–enogastronomia, che contribuisce a potenziare la conoscenza e il favore dei prodotti tradizionali all’estero nonché a preservare aree svantaggiate e a sviluppare sistemi locali.
Con la pubblicazione dell’Unione Europea, dunque, è ora possibile scaricare sul sito della Camera di commercio www.fe.camcom.it. il documento unico «Cappellacci di zucca ferraresi» contenente, tra l’altro, la dettagliata descrizione del prodotto (ingredienti e forma).
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