Skip to main content

Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


di Federico Di Bisceglie

A che cosa serve al giorno d’oggi accostarsi agli studi classici? A che scopo si studiano il latino è il greco, pur sapendo che sono lingue “morte”? La risposta possibile è una sola. Conoscere. All’interno del concetto di conoscere in realtà sono racchiuse una serie di problematiche legate non solo al tipo di percorso che una persona decide di intraprendere, ma anche rispetto al modo in cui esse vengono affrontate. L’unica ricetta per conoscere e comprendere quindi fino in fondo il senso del percorso di studi classici, è spiegato da un’altra materia, legata strettamente al mondo greco, e che proprio in Grecia vede la sua origine e il periodo di massimo splendore: la filosofia.
Partendo dal significato della parola stessa,la professoressa Rosanna Ansani, al liceo Ariosto, in occasione dell’autogestione studentesca, ha spiegato qual è il vero motivo per il quale gli studi classici non devono e non dovranno, per lo meno all’interno del nostro Paese, scomparire. Filosofia significa, amore per il sapere, filosofia vuol dire sapere di non sapere, come il padre della filosofia stessa sostiene, filosofia vuol dire conoscere se stessi, i propri limiti, i propri pregi, le proprie mancanze e le proprie sicurezze.
È incredibile -dice Rosanna Ansani- come lo studio della filosofia e delle materie classiche negli ultimi tempi siano calati e scaduti, soprattutto a causa di questa tendenza all’utilitarismo e a questo tecnicismo diffuso che la società stessa ci impone è che quindi ci costringe ad affrontare percorsi che non rispecchiano le nostre capacità, ma che serviranno ad acquisire delle competenze “utili”. L’essere filosofi, l’interrogarsi sulle questioni da sempre irrisolte che caratterizzano l’uomo non sono inquadrabili in una materia, bensì costituiscono un modo di essere.
D’altronde Socrate, per difendere questa idea, e per diffondere la filosofia nella Grecia del tempo, fu condannato a morte. Quindi se filosofia implica greco, se greco implica latino, queste discipline non devono per nulla al mondo cessare di essere studiate, perché insieme costituiscono, o per lo meno, dovrebbero costituire, l’essenza stessa della cultura individuale, in maniera particolare in un Paese come il nostro, che è pregno di monumenti, sculture, vasi, iscrizioni, in lingua greca e in lingua latina, le quali ci hanno permesso durante il corso dei vari studi, di risalire alle tradizioni, ai costumi e alla cultura di popoli oltremodo avanzati, che di fatto sono da considerarsi i nostri padri.

Ferrara film corto festival

Iscrivi il tuo film su ferrarafilmcorto.it

dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

tag:

Redazione di Periscopio


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it